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Samsung: lo schermo del Galaxy Note 20 potrebbe essere deludente

 

Ormai stiamo tutti aspettando l’evento Unpacked di agosto e insieme ad esso, si sta avvicinando anche il lancio di tantissimi dispositivi Samsung, compreso l’attesissimo Galaxy Note 20.

Secondo le ultime indiscrezioni però, quest’ultimo potrebbe sbarcare con un display al di sotto le aspettative. Ovviamente vi ricordo che per il momento si tratta di rumor. Scopriamo insieme i dettgli.

 

Samsung Galaxy Note 20 potrebbe avere un display deludente

Nel caso in cui i leak degli ultimi giorni dovessero rivelarsi veri, saremmo di fronte a delle palesi scelte da parte di Samsung volte a spingere l’utenza ad acquistare il fratello maggiore del dispositivo, il Galaxy Note 20+. Le voci parlano di un Galaxy Note 20 con display FullHD senza curvature e soprattutto con refresh rate a 60Hz. Nonostante l’assenza di curvature in prossimità dei bordi possa essere considerata una caratteristica positiva da molti, è innegabile come le altre due voci raccontino di uno schermo palesemente deludente.

Purtroppo non è la prima volta che il colosso sud coreano mette in atto una strategia simile a questa e sicuramente non è l’unico produttore sul mercato a farlo. Questa esigenza di dover diversificare in maniera “eccessiva” i due dispositivi della stessa famiglia, porta molto spesso a screditare uno dei due dispositivi. Anche se al momento non sappiamo ancora il prezzo di lancio, quindi potrebbe essere equo.

Vi ricordo che il Galaxy Note 20, oltre al display appena menzionato, dovrebbe anche montare un processore proprietario, probabilmente un Exynos 992 affiancato da 12/16 GB di RAM LPDDR5 e 128/256 GB di memoria interna. Dal punto di vista fotografico, Samsung Galaxy Note 20 potrebbe disporre di un sensore principale da 12 MP, accompagnato da zoom ottico 3X da 64 MP e ultra grandangolare da 12 MP. Nella parte frontale potremmo rimanere sulla singola fotocamera, forse con gli stessi 40 MP della serie S. Non ci resta che attendere ancora qualche mese per maggiori informazioni.

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Pubblicato da
Veronica Boschi