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L’emergenza Covid-19 ha dato modo, a noi utenti, di far capire quanto un truffatore possa approfittare dei momenti di difficoltà per agire in maniera ingiusta e superba. È la volta di Enel, la quale si è vista ancora di nuovo come la “complice” di una frode tanto ingiusta. Perché definirla tale? Semplice. I ladri si servirebbero delle persone più anziane per sottrarre loro dati sensibili e conti correnti. La truffa inizia con telefonate a qualsiasi ora, anche la sera tardi, seguite da avvisi bonari di mancati pagamenti della bolletta dell’energia elettrica e possibilità di sanare subito la morosità comunicando gli estremi del proprio conto corrente.

L’ingranaggio prende il via in modo piuttosto veloce, data la sua strategia di minacciare la vittima: “Forse non ha capito, resterà senza corrente nel giro di pochissimi giorni. Se invece regolarizziamo la situazione ora non avrà alcun tipo di problema”.

Enel: come capire se si tratta di una truffa e cosa fare

Il primo campanello d’allarme è visibile sul display dello smartphone in quanto non appare il numero di telefono dell’interlocutore. Più in generale, qualsiasi chiamata che ha come scopo la richiesta dei vostri dati personali, nasconde un grosso tranello.

Ma non finisce qui, perché potreste imbattervi addirittura in alcuni truffatori “a domicilio”. In questo caso è bene tenere a mente che i veri dipendenti Enel sono muniti di tesserino plastificato con logo aziendale, foto e dati di riconoscimento. Nel caso in cui desideraste ulteriori conferme, vi basterà chiamare al numero verde 800 900 860.

 

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