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Volo cancellato: ecco quando e come è possibile ottenere il rimborso

Arrivare all’aeroporto e leggere la scritta “Volo cancellato” può essere davvero molto fastidioso, ma per fortuna, in alcuni casi il rimborso è possibile. Partiamo dalla peggiore delle possibilità; quando il volo non è rimborsabile.

In generale il volo non è soggetto a rimborso se la mancata partenza è dovuta a cause di forza maggiore; con questa definizione si indicano di solito problemi legati alle condizioni ambientali, la chiusura dello spazio aereo e i rischi per la sicurezza del passeggero. In fine non è possibile chiedere il rimborso del volo se viene cancellato a causa dell’instabilità politica del paese di destinazione, quest’ultimo viene cancellato.

Volo cancellato: compensazione e risarcimento

 

Se invece il volo è stato annullato per motivi diversi a quelli sopra descritti ogni passeggero può ricevere una compensazione o un risarcimento. La compensazione è un risarcimento pecuniario stabilito sulla base del distanza coperta dalla tratta. Se la tratta prevedeva di percorrere non più di 1’500 Km spetteranno 250 euro

, fino ai 3’500 Km saranno invece 400 euro; mentre saranno 600 euro per i voli oltre i 3’500 Km.

Inoltre diritto di tutti i passeggeri che hanno subito la cancellazione del volo sono: i pasti durante l’attesa, un eventuale sistemazione per il pernottamento con relativo trasfert da e per l’aeroporto. Per quanto riguarda il rimborso invece è previsto solo nei seguenti casi; nel caso in cui la compagnia non abbia avvisato entro due settimane dalla partenza della cancellazione del volo o, in caso di cancellazione successiva, abbia proposto un’alternativa con non più di due ore di ritardo rispetto alla prenotazione. La compagnia aerea è sempre obbligata a mettersi in contato con il cliente per fornirgli comunicazioni in merito.

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Pubblicato da
Redazione