La ricerca, recentemente pubblicata sulla rivista Nature, ha portato alla produzione di un organoide irsuto. Per svilupparlo hanno sfruttato le cellule staminali chiamate pluripotenti; queste particolari cellule staminali sono cellule in stato embrionale sono in grado di “trasformarsi” in tutte le cellule che compongono il corpo umano. In questo modo sono riusciti a riprodurre una piccola porzione di pelle in tutte le sue parti, completo di ghiandole sebacee, bulbi piliferi e circuiti nervosi.
Per ottenere questo incredibile risultato il team del dottor Koehler ha sfruttato, come già detto, le cellule staminali pluripotenti coltivate in vitro. Il periodo di incubazione è durato circa 5 mesi; durante questo lasso di tempo le cellule sono state coltivate grazie ad alcuni specifici fattori di crescita.
Le cellule sono state poi impiantate sulla schiena di alcuni topi immuno-depressi; hanno quindi riscontrato che nel 55% dei casi sono cresciuti peli umani con una lunghezza variabile tra i 2 e i 5 millimetri, tutti e tre gli strati dell’epidermide umana e persino delle terminazioni nervose. È ancora prematuro parlare di utilizzo sull’uomo di questa nuova scoperta tecnologica, magari sotto forma di trapianti, tuttavia le possibilità di applicazione nell’ambito della ricerca sono praticamente infinite.