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Recensione Realme X50 Pro 5G: erede della filosofia Startup!

Realme X50 Pro 5G, dispositivo di Realme che sta sfornando dispositivi in grado di competere con i top di gamma ma caratterizzati da piccole lacune che consentono di mantenere competitivo il prezzo: una filosofia che purtroppo sta sparendo da altre Startup.

Design e Display

Desing non particolarmente ricercato ma che va a rifinire quanto già visto su X50 Pro, con pregi e difetti: dimensioni importanti(159x74x9.4mm) ma i bordi stondati permettono una ergonomia accettabile e non è scivoloso. Belle le colorazioni Rust Red e Moss Green, trattengono poche le ditate e donano un aspetto abbastanza premium.

Lo spessore di oltre 9 mm si nota molto e il doppio foro nel Display non è una soluzione gradevole. Bilanciere sul lato sinistro e pulsante di sblocco sul lato destro.

Type-C 2.0 senza supporto HDMI e nienta Jack audio. Speaker sul lato inferiore che lavora in sincrono con la capsula auricolare a simulare l’effetto stereo.

Display Oled FullHD+ 6.44″ flat in formato 20:9, refresh rate 90 hz e certificazione HDR 10+. La frequenza è adattiva per andare a preservare la batteria. Nonostante le cornici ridotte all’osso (rapporto schermo-cornice 92%) il doppio forellino(che ingloba una grandangolare) rovina molto la linea.

Nel pannello è integrato anche il sensore biometrico(sblocca rapidamente in 0.27s).

Hardware

A bordo l’ultimo SoC di Qualcomm: Snapdragon 865 5G(7nm EUV, Octa-core, 2.84GHz), Adreno 650 e Modem X55 per le reti 5G sfruttabile su una sola delle due Sim inseribili. RAM LPDDR5 6/8 o 12 GB e 128/256 GB di ROM tipo UFS 3.0

Il raffreddamento del processore è affidato ad un sistema a vapore che tiene a bada le temperature durante le sessioni di gioco.

Antenna WiFi Sorround con sovrapposizione di WiFi e 5G e doppia connessione simultanea a reti wireless 2.4 e 5 Ghz. La batteria da 4200 mAh si può caricare completamente in 35 minuti con il caricatore a 65 W

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Grandi assenti sono la ricarica Wireless e la certificazione IP68.

Software e Fotocamera

La RalmeUI 1.0 permette a questo dispositivo di girare molto bene senza rallentamenti e impuntamenti e si distacca molto dalla ColorOS di Oppo. L’interfaccia si sta allontanando sempre di più dalle proprie origini asiatiche per andare incontro ai gusti del mercato occidentale: potremmo andare ad impostare e modificare temi,sfondi, gestures, icone e layout dell’interfaccia.

Dovrebbe inoltre arrivare un aggiornamento software(già diffuso in India) in grado di migliorare l’ottimizzazione software del comparto fotocamere, vero tallone d’Achille del device.

Anteriormente abbiamo infatti una camera da 32 MP con sensore Sony IMX616 affiancata da una grandangolare da 105° e 8MP. Al posteriore Fotocamera principale da 64 MP, 8 MP di grandangolare, teleobiettivo da 12 MP e un sensore black&white da 2MP (inspiegabilmente sempre più diffuso).

I video sono stabilizzati solo elettronicamente e hanno una una buona velocità di autofocus, purtroppo nelle riprese e negli scatti i bianchi tendono ad essere sovraesposti.

In rete è già disponibile la Gcam di Oneplus 8 Pro, compatibile con questo dispositivo, e che va a migliorare la gestione di colori e luci ma che non permette di sfruttare grandangolare e teleobiettivo.

Conclusioni

Va molto bene grazie al software molto reattivo,sempre pronto ma la fotocamera non è all’altezza di un Flagship. Le dimensioni ed il peso importanti lo rendono padelloso e la doppia cam anteriore certamente non lo abbellisce.

Il prezzo è superiore rispetto a quello della gamma Realme 2019, ma offre l’ultimo processore di Qualcomm e un display a 90 hz ad un costo nettamente inferiore agli altri Brand: incarna pienamente lo spirito (in estinzione) tipico delle Startup del mondo Android che abbiamo imparato ad amare per la capacità di offrire Smartphone ad elevate prestazioni ad un prezzo inferiore degli altri top di gamma.

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Pubblicato da
Davide Gilardi