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Tumori, Coronavirus e 5G: camminando tra verità e fake news

Come ogni novità, anche la rete 5G è passata per la bocca dei disinformati, i quali si sono scagliati verso le sue effettive conseguenze dichiarandolo dapprima causa di tumori. Con l’arrivo del Coronavirus le è stata poi accostata la causa di tale pandemia. È bene quindi chiarire alcune informazioni.

Inizialmente un dipendente dell’azienda della Corte d’Appello di Torino, era stato sottoposto a migliaia di ore passate davanti al proprio smartphone (ovviamente in cambio di un risarcimento) e sembrava che nel mentre egli avesse sviluppato una forma di tumore chiamata neurinoma.

Tumori, Coronavirus e 5G: quello che dovete sapere

Successivamente sono stati poi effettuati ulteriori studi dalla Food and Drug Administration (FDA), la quale ha tratto alcune conclusioni. Al momento sembrerebbe che non ci sia nessuna analogia tra tumori e radiazioni emesse dagli smartphone. Ciononostante è sempre bene prevenire limitando l’utilizzo del telefono.

Per quanto riguarda invece il Coronavirus, la teoria che afferma che questo possa essere causato dalla rete di quinta generazione, non è scientificamente possibile. L’allarmismo è stato generato dal consigliere economico di Giuseppe Conte: Gunter Pauli. Egli ha infatti pubblicato un tweet su fondamenta inesistenti: “La scienza deve dimostrare e spiegare la causa e l’effetto. Ma la scienza prima osserva le correlazioni: fenomeni che sono apparentemente associati. Applichiamo la logica della scienza. Qual è stata la prima città al mondo coperta dal 5G? Wuhan! E qual è la prima regione 5G d’Europa? Il Nord Italia

.”

Non ascoltate informazioni prive di fondamenta. Non vi è alcun tipo di correlazione e lo conferma il sito Query Online, che il 24 marzo ha scritto: “Se due variabili A e B correlano, non possiamo concludere che una delle due sia la causa e l’altra ne sia l’effetto. Proviamo per esempio a contare ogni giorno il numero di persone con l’ombrello nella nostra città e a misurare la quantità di pioggia caduta quel giorno. Probabilmente osserveremmo che queste due variabili correlano. Questo tuttavia non è sufficiente ad affermare che la causa sia la pioggia e l’effetto sia prendere l’ombrello. Oppure se la causa sia prendere l’ombrello e la pioggia l’effetto: sta allo scienziato ragionare sul legame di causa-effetto, ricordando che la causa deve precedere l’effetto.”

 

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Pubblicato da
Melany Alteri