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IPTV, il “pezzotto” torna nelle case italiane ma ora il rischio è alto

Queste ultime settimane caratterizzate dalle norme sul distanziamento fisico, gli italiani hanno riscoperto la televisione. Il piccolo schermo ci ha tenuto e ci sta tenendo grande compagnia, tra serie tv, film o anche show d’intrattenimento. Per tante persone che si sono affidate a regolari abbonamenti a Sky, Netflix o Amazon Prime Video, tante altre sono tornate a legarsi alla tecnologia IPTV illegale.

 

IPTV, lo streaming illegale torna ad essere popolare ma i rischi sono alti

Per lunghi tratti dello scorso anno, lo streaming illegale è stato una grande realtà nelle case della nostra nazione. L’IPTV però nel corso dei mesi è stato ampiamente arginato a causa degli interventi delle forze dell’ordine. Con interventi capillari in Italia ed all’estero, le reti propedeutiche al funzionamento dei pezzotti sono state smantellate. Di pari passo, anche i siti internet

che offrivano visione a costo zero di Sky sono stati chiusi.

Da sempre l’adozione dell’IPTV era giustificata con l’ideale del risparmio. Questo fattore, però, ad oggi non è più così determinate dato che lo streaming illecito apre il fianco a due rischi da tener ben presenti.

Di base le normative italiane prevedono per tutti coloro che utilizzano ul pezzotto una multa con un valore massimo che si attesta sui 30mila euro. Al tempo stesso però la sanzione può essere più grave. C’è da considerare, infatti, che lo streaming illegale è un vero e proprio reato penale. Sulla base di tutto ciò, gli utenti possono anche essere puniti con la reclusione da un minimo di sei mesi ad un massimo di tre anni.

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Pubblicato da
GennaroS