rimborso abbonamento palestre e centri benessere

L’improvvisa emergenza dettata dalla pandemia ha costretto migliaia di attività a interrompere l’erogazione dei propri servizi. Tra queste spiccano le palestre e i centri sportivi in genere. Parliamo di un settore che vede oltre 8.000 centri dislocati su tutto il territorio Nazionale. Come molti già sapranno, le palestre hanno proposto e stanno continuando a proporre ai clienti, il congelamento del proprio abbonamento, per riprenderlo una volta terminata l’emergenza.

Ma non tutti sanno che è possibile chiedere il rimborso in denaro per i mesi in cui non hanno potuto usufruire dei servizi. Parliamo degli abbonamenti annuali già precedentemente pagati per intero. Il cliente della palestra potrebbe rifiutare il congelamento dell’abbonamento in quanto, a differenza di mesi, potrebbe non nutrire più interesse verso determinati corsi o discipline.

La legge permette di chiedere il rimborso in denaro

Come spiega Massimiliano Dona, Presidente dell’UNC Unione Nazionale Consumatori, in base all’articolo 1463 del Codice Civile i clienti possono chiedere un rimborso economico. L’articolo in questione riguarda tutti quei servizi pagati dagli utenti che poi, per sopravvenute impossibilità o per colpe non attribuibili ai clienti stessi, non possono essere erogati. Il Codacons ha anche caricato, sul proprio sito, il modulo relativo alla richiesta del rimborso in questione (scaricabile qui) Un rimborso che verrà calcolato dall’8 marzo, giorno in cui ha avuto inizio il lockdown nel nostro paese, fino al giorno in cui avverrà la riapertura dei centri sportivi ed un ritorno alla normalità. Come già accennato in precedenza il rimborso riguarderà solo gli abbonamenti annuali già precedentemente saldati. È ragionevole pensare che chi ha acquistato pacchetti ad ingressi, potrà tornare ad usufruirne non appena terminata l’emergenza.

La legge prevede inoltre la sospensione delle rate per chi ha finanziato il costo relativo all’abbonamento annuale. Basterà comunicare per iscritto alla finanziaria l’impossibilità a frequentare la palestra o il centro sportivo per colpe non proprie. Una doverosa riflessione va fatta sul mondo del fitness che si è ritrovato letteralmente in ginocchio. L’Unione Nazionale Consumatori ha aperto un tavolo di confronto con Fitness Network Italia per gestire tutte le contestazioni nate dalla chiusura di palestre e centri sportivi. La speranza è che la stragrande maggioranza dei clienti accetti il congelamento degli abbonamenti, dando il tempo necessario alle palestre di tornare lentamente alla normalità.

 

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