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Fisco svuota i conti correnti: ecco il pignoramento forzato

Il Fisco ha deciso di adottare il cosiddetto profilo di pignoramento forzato dei beni nei confronti dei contribuenti reticenti. Vale a dire che tutti coloro che, per un motivo o per un altro, si rifiutano di pagare le tasse saranno sottoposti a regime di esproprio dei beni finanziari che potrebbero risiedere in conti correnti bancari o postali e carte di pagamento ad essi correlati.

Dopo l’ultima decisione non c’è nemmeno bisogno di un giudice che provveda alla formalizzazione delle indagini finanziarie. Gli agenti delle Agenzie di Riscossione Crediti avranno libero accesso al database privato degli istituti bancari. Grazie a questo lasciapassare le cartelle Equitalia potranno essere onorate nella misura richiesta con una progressione definita dalla nuova bozza del programma. Scopriamo come funziona.

 

Rifiuti di pagare le imposte? Il Fisco entra nel conto in banca e prende i soldi che servono

Secondo quanto emerso dagli ultimi dati pare che il debito finanziario del Paese sia ben oltre la soglia di sicurezza. Ogni anno migliaia di evasori fiscali 

gravano sul bilancio di uno Stato in perenne e crescente deficit economico. Con il Coronavirus in atto si son richieste misure di intervento economico speciali ed aiuti comunitari che prospettano una contrazione del PIL del 9% rispetto al periodo precedente.

Con tali dati alla mano l’Italia non può certo permettersi di essere di manica larga con le sanguisughe della nazione. Fornirà loro un avvertimento di 60 giorni, entro i quali sarà possibile pagare spontaneamente i debiti. Trascorso tale limite di tempo l’avviso di garanzia verrà meno e si considerano applicate le nuove disposizioni che consentono al Fisco Italiano di entrare fisicamente nel conto personale dell’utente moroso.

Per molti si configura una scelta davvero drastica ma è bene considerare i risvolti avversi nel proseguo di azioni tali da mettere inginocchio l’economia di un intero Paese sull’orlo del precipizio.

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Pubblicato da
Domenico