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INPS: il bonus da 600 euro presto erogato, ma partono i controlli

La giornata di ieri non ha fatto segnare ciò che tutti aspettavano, ovvero l’accredito massivo da parte dell’INPS del bonus di 600 euro sui conti correnti di chi ne aveva diritto. Nonostante questo l’istituto previdenziale ha assicurato che il pagamento avverrà senza ritardi, ma i problemi tecnici dei giorni passati non lasciano ben sperare sulle tempistiche. Ok, qualche accredito c’è stato ma non nella misura concertata.

Nel frattempo gli Italiani aspettano altre notizie di sicuro impatto sul bilancio familiare, e parliamo del riconoscimento dei voucher baby sitter e dell’estensione dei congedi parentali “Covid-19” oltre il periodo concesso scaduto il 13 aprile 2020. Stesso discorso vale per i bonus ai lavoratori autonomi e ai titolari di partita IVA che hanno dimostrato un decremento dei loro introiti.

 

INPS: il bonus da 600 euro presto erogato, ma partono i controlli

Tornando ai 600 euro, l’Inps ha deciso di sveltire le procedure verificando direttamente se il titolare del conto corrente è lo stesso di chi ha fatto domanda. E tuttavia, i controlli necessari sono tutti a carico dell’Ente

, che di certo dovrà gestire una mole di lavoro difficile. Sarà impossibile per l’INPS effettuare ricerche mirate in questo momento di emergenza, ma ciò non significa che i furbetti la faranno franca nel caso abbiano mentito sulla domanda.

Chi viene beccato a mentire, ricordiamo che non se la caverà solo col dover restituire i 600 euro non spettanti, ma risponderà a un giudice dell’accusa di danno erariale. Anche il prossimo reddito di emergenza potrebbe dunque seguire questa stessa sorte, laddove gli accrediti del bonus da 600 euro per le partite IVA arriveranno prima dei controlli effettivi.

I furbetti verranno stanati tramite controlli incrociati tra banche dati Inps e quelle dell’Agenzia delle Entrate, in modo da escludere le domande provenienti da chi percepisce altri sussidi.

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Pubblicato da
Flavio Mezzanotte