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Come ben sappiamo sulla pelle dei nostri conti correnti, la quarantena imposta dal Governo per via del coronavirus ha inevitabilmente aumentato i consumi delle utenze domestiche. Le bollette di luce, acqua e gas affliggono quindi i bilanci delle famiglie italiane, costretti in un momento non proprio favorevole per redditi e lavoro a pagare le fatture senza disponibilità di denaro.

Proprio per fronteggiare l’annoso problema dei pagamenti di tasse e bollette in tempo di crisi, il Governo ci aveva parzialmente illuso che ci sarebbe stata una sospensione anche sulle utenze. Ma l’emendamento non è mai rientrato nel testo del decreto Cura Italia, e così il Codacons ha deciso di muoversi in prima linea a favore degli Italiani.

Bollette luce, acqua e gas: chiesto lo stop immediato dei pagamenti

Il Codacons ha incassato per ora l’indifferenza dei parlamentari quando a inizio marzo richiese lo stop dei pagamenti delle bollette per aiutare le famiglie in difficoltà. La proposta avrebbe abbracciato anche tasse come TASi e TARi almeno fino al 30 settembre, e una volta scaduto il termine sarebbe partita una rateizzazione automatica.

Il Codacons sta quindi spostando l’attenzione sugli amministratori locali, in particolare i Governatori regionali chiedendo di sopperire al vuoto legislativo dello stato nazionale. Sarebbe un modo per promuovere una sospensione generalizzata di tutte le richieste afferenti i tributi locali, mostrando sostegno e vicinanza verso i cittadini in difficoltà.

Anche alcuni leader fuori dal Governo stanno provando a cavalcare l’iniziativa per ripartire da una base elettorale locale, e il leader leghista Salvini giorni addietro ha dichiarato:una proposta a cui non vogliamo rinunciare è l’aiuto per chi non ce la fa a pagare le bollette, con la sospensione delle bollette di luce, acqua e gas fino a settembre, eliminazione delle tasse dello Stato di queste bollette“.

In un certo senso gli fa eco Piero Fassino, deputato del PD vicino al Governo, che la scorsa settimana disse:per i lavoratori in Cig, per i percettori dei 600 euro e per le imprese costrette a sospendere la propria attivita è necessario che Enel, Eni, Italgas, A2a, Hera, Iren, Acea e le altre società che erogano quei servizi, sospendano il pagamento delle bollette di febbraio, marzo e aprile e ne dilazionino il recupero in un tempo medio”.

Almeno una piccola vittoria c’è stata, perché pare che Enel abbia dimostrato interesse  nel discutere una moratoria sulle bollette, utilizzando anche i fondi del regolatore ARERA, come già avvenuto nei casi di emergenza per i terremoti e inondazioni. Per ora si parla di stoppare il pagamento dei soli oneri di sistema, ma un eventuale blocco potrebbe causare risvolti inaspettati all’occupazione del settore.

Tramite le associazioni di categoria, infatti, le varie aziende che operano nel tessuto industriale energetico dichiarano che “è assolutamente necessario che ogni provvedimento in tal senso debba salvaguardare la sostenibilità economica e finanziaria delle molte aziende private e pubbliche coinvolte“.

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