digitale terrestre dvbt2

Il digitale terrestre si sta approcciando alle sue nuove frequenze, le quali entreranno in gioco grazie alla definitiva introduzione dello standard DVBT2. In espansione a partire da quest’anno, dunque, il cambiamento che avrà luogo si protrarrà per ben due anni, fino a quando il 1° luglio del 2022 non diventerà obbligatorio, a tutti gli effetti, lo switch sulle nuove frequenze.

Come ci si può immaginare, dunque, i canali Rai e Mediaset subiranno dei cambiamenti e al fine di continuarli a recepire senza alcun problema, alcune modifiche dovranno essere apportate sulle tv di tutta la popolazione.

Digitale terrestre: ecco come non perdersi neanche un programma al momento dello switch off

Al fine di continuare a godere dei propri canali preferiti, dunque, si dovrà effettuare un’importante azione: scoprire l’anno di produzione del proprio televisore. Come mai diciamo questo? Perchè a partire dal 2027 le tv sono state prodotte con il supporto del codec HEVC DVBT2 integrato al loro interno.

Effettuare tale ricerca sarà possibile risintonizzando semplicemente il proprio digitale terrestre: così facendo, alla lista canali verranno aggiunte le numerazioni 100 e 200. Grazie proprio a queste ultime sarà possibile scoprire in pochi secondi se il proprio televisore potrà recepire o meno le nuove frequenze. Al momento della digitazione, infatti, potranno verificarsi due situazioni:

  1. il canale verrà riprodotto senza alcun problema: la televisione supporta già il DVBT2;
  2. il canale non verrà trovato o restituirà un segnale di errore: la tv avrà bisogno di un upgrade come un decoder dedicato al nuovo standard (scopri come ottenere il bonus TV)
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