News

Create le migliori Mascherine grazie al grafene e scariche elettriche

Reperire ogni giorno sufficiente materiale medico per gli ospedali di tutta Italia sta diventando sempre più problematico. La forte crescita del contagio che è accaduta in questi giorni ha portato la Protezione Civile a lavorare sempre più duramente sebbene tra i cittadini comuni le  protezione sembrano essere introvabili. Non sono infatti un mistero le quotidiane visite e telefonate verso le diverse farmacie per sapere se hanno ricevuto o meno le così necessarie mascherine. Sebbene le stese siano state più volte oggetto di discussione, soprattutto in merito alla loro efficacia, la possibilità di sentirsi più protetti esula ogni più ampia spiegazione scientifica tramutando la ricerca in una vera e propria corsa all’oro. Il mondo della scienza, in ogni caso, sta lavorando duramente per cercare una soluzione idonea al coronavirus e, assieme ai ricercatori, anche le aziende produttrici stanno collaudando nuovi dispositivi medici come ad esempio le nuove mascherine alla grafite.

Mascherine: quella al grafene riesce ad eliminare ogni virus grazie alle scariche elettriche

Attualmente tra tutti i modelli di mascherine presenti in commercio, solo due sono pienamente funzionali in quanto capaci di non fare trapassare la giusta dimensione di micron da una parte all’altra del dispositivo di protezione. Ciò si traduce nell’impossibilità del coronavirus di intaccare la parte del viso protetta. In ogni caso, come già anticipato, grazie all’avanzamento tecnologico diverse aziende stanno creando nuove versioni delle così sacre mascherine; un esempio tangibile è fornito dalla LIGC Applications: denominata Guardian G-Volt, questa mascherina è attualmente classificata come la migliore sul globo. Dotata di un filtro in grafene, essa si caratterizza per possedere un laser  capace di intrappolare ed eliminare virus e batteri di ogni genere. Tale dispositivo risulta essere molto efficiente contro un’altra minaccia odierna: lo smog. La LIGC Applications, inoltre, ha optato per un filtro in grafene anche per un medesimo motivo: è un antibatterico naturale.

Condividi
Pubblicato da
Paola Carioti