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Il coronavirus torna a mettere lo zampino anche nei processi base dello Stato, come ad esempio in alcune azioni quotidiane e classiche dell’Agenzia delle Entrata. Stando alle ultime indiscrezioni, infatti, i famosi controlli fiscali effettuati dall’autorità sono andati in pausa a causa del virus e, inoltre, assieme assieme a questa, si fermano anche le attività di liquidità e accertamento.

Agenzia delle Entrate: sospese le sue attività fiscali a causa del coronavirus

A seguito del decreto dell’11 marzo dedicato al tentativo di fermare la diffusione del CoVid-19,  Ernesto Maria Ruffini nonché direttore dell’ente governativo, ha emanato una direttiva in merito a quanto riportato sopra. Sono così andate in pausa una serie di azioni base dell’Agenzia delle Entrate che contano la liquidazione, il controllo, le verifiche, gli accessi, l’ispezione e la riscossione del contenzioso in tutti casi, ad eccezione di quelli con scadenza imminente. 

In tutto ciò anche una seconda autorità, la Guardia di Finanza, ha dovuto fermare alcuni suoi basilari compiti che riguardano ancora una volta i controlli fiscali: in questo periodo di grave crisi che potrebbe sfociare in una futura crisi economica, sono sospesi gli stessi ed anche le verifiche salvo i casi ritenuti urgenti ed indifferibili.

Da quanto emerge da questo piccolo quadro generale appare subito evidente che la congestione di tali operazioni porterà ad un sovraccarico lavorativo futuro, ma al momento non ha importanza poiché in gioco, oltre ovviamente alla salute delle persone, vi è anche la vita economica dell’intero popolo italiano costretto a bloccare le attività a fin di bene. Solo il termine della pandemia ci rivelerà gli effetti finali di tale decisione.

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