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SIM: questi numeri valgono fino 50 mila euro, controllate nel cassetto

Il mondo del collezionismo è così vario da custodire al suo interno numerosi settori, alcuni di questi anche strani a primo acchito; nell’immaginario collettivo quando si pensa ad un collezionista solitamente si fa riferimento ai francobolli o alle vecchie card per telefonare alle cabine, ad oggi però i punti di interesse sono molto variati andando a costituire anche nuovi centri d’attenzione . Dopo aver esplorato in lungo e largo il settore dei telefonini vintage, quindi, oggi siamo pronti a parlare di un nuovo punto ossia quello delle SIM Top Number. Che cosa sono? Come si usano? Dove si acquistano? Ecco tutte le risposte.

SIM Top Number: custodirne una è come avere un tesoro, svelati i valori

Le SIM classificate come Top Number sono delle carte telefoniche speciali che nel corso degli anni gli operatori nazionali e no hanno rilasciato. Caratterizzate per la loro unicità, esse risultano essere molto ricercate dai collezionisti a causa delle numerazioni che vantano, le quali assumono forme speciali e persino lettere al loro interno. Per comprendere a pieno come il mondo del collezionismo sia perso nei confronti di queste SIM, possiamo subito dire ai nostri lettori che nel corso degli anni le poche aste che si sono tenute hanno toccato i 50.000 euro

di guadagno.

Tornando ai nostri giorni, però, di SIM Top Number ne esistono ancora  sebbene queste siano davvero poche e originate dagli operatori telefonici per occasioni speciali. A cosa ci riferiamo? Per fare un esempio pratico, nell’ultimo periodo o gestori nazionali hanno deciso di domande alcune per la raccolta fondi dell’Istituto Nazionale Tumori, in particolare:

  • TIM donando la SIM 339 YYXXXXX, venduta per 2.210 euro;
  • TIM donando la SIM 33Y XXXXXXX, venduta per una cifra di 8.600 euro;
  • Vodafone donando 342 XXXXXYY, è venduta per la cifra di 1.920 euro;
  • Wind ha donato 320 XYZYZYZ, venduta per 856 euro;
  • H3G donando 393 XY9XXY9, venduta per la cifra di 343 euro.
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Pubblicato da
Paola Carioti