News

The Suicide of Rachel Foster: un misto tra King e Kubrick

@Spazio Games

The Suicide of Rachel Foster è un walking simulator uscito da pochi giorni su Steam e sviluppato da One O One Games. Il gioco solca in qualche modo le orme di Firewatch e richiama quelle atmosfere piene di mistero, in cui il protagonista, in prima persona, deve porsi una moltitudine di domande, che però non sempre ottengono una risposta precisa. Ciò che solitamente spicca nei walking simulator è la potenza della trama, senza la quale non sarebbe altrettanto bello godersi il gioco.

Di cosa parla questo videogioco e quali citazioni esistono al suo interno

Più che un semplice walking simulator, un gioco del genere è un’esperienza che conduce il giocatore a porsi delle domande costanti lungo tutto il suo percorso, in maniera introspettiva. È un thriller psicololgico

pieno di tematiche non propriamente ludiche, ma più drammatiche, più mature. Ma di cosa parla la storia di questo videogioco?

Siamo nel Montana del 1993 e la protagonista è Nicole, una ragazza che ritorna nell’hotel che un tempo era di gestione familiare, molti anni dopo averlo lasciato. Per quale motivo lo aveva abbandonato anni prima? Sua madre aveva scoperto la relazione adulterina del proprio marito con una ragazzina, un’adolescente di nome Rachel che si era tolta la vita in seguito ad aver scoperto di essere rimasta incinta. Nicole deve recarsi al Timberline Mountain hotel al fine di concludere la vendita e sbarazzarsene definitivamente. Sfortunatamente rimane bloccata all’interno della struttura a causa di una tormenta di neve e l’unico contatto che avrà con l’esterno sarà con un un agente federale per la gestione delle emergenze, tramite un telefono radio. Bloccata in questo posto e sola, Nicole riuscirà lentamente a ricomporre i pezzi della storia che condotto la giovane Rachel al suicidio. I riferimenti all’Overlook Hotel e ai fantasmi presenti in Shining sono molto evidenti e accompagnano tutto il percorso di Nicole, che per quanto abbia tratti inquietanti, non è un horror e dopo 6 ore di gioco e di percorso interiore, arriva infine a una soluzione.

Condividi
Pubblicato da
Gilda Fabiano