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Carta d’identità elettronica: i nostri dati sono davvero al sicuro?

La Carta d’Identità come la si conosceva un tempo è destinata a scomparire. Se ne parla ormai da anni, ma solo nell’ultimo periodo il meccanismo di identificazione principale nel nostro Bel Paese sta andando incontro ad una trasformazione radicale, per diverse motivazioni.

Per i nostalgici del vecchio documento, anche altri esperti si sono schierati contro la nuova modalità con cui la CIE risulta presentarsi. Anzitutto perché, avendo un chip che custodisce dati estremamente sensibili (non solo generalità, ma soprattutto una copia elettronica delle impronte digitali) si poneva anzitutto un problema di sicurezza. Dove sarebbero state archiviate queste informazioni?

Ad oggi, i dati sensibili di questo tipo sono custoditi in una banca dati di massima sicurezzagestita direttamente dallo Stato. Le generalità e le impronte fornite dal cittadino non sostano per alcun motivo presso l’istituzione che si è occupata di accoglierne la richiesta. Questo porterà ad un incremento nella garanzia di affidabilità dei sistemi di sicurezza e detenzione

di tali informazioni.

Carta d’Identità Elettronica: quali vantaggi per i cittadini?

Il nuovo formato della CI porterà anche una ventata d’aria fresca per altre ragioni, oltre al discorso appena esposto sulla sicurezza.

Grazie al fatto di essere costituita da una tessera con chip, la CIE risulta molto più rigida e duratura rispetto alla vecchia carta d’identità. Non di rado, infatti, il precedente documento andava incontro ad usura prematura, determinando poi grosse difficoltà nella lettura delle generalità e del contenuto stesso.

Inoltre, benché il costo sia più elevato che in passato, la CIE darà man forte alla lotta contro la falsificazione dei documenti, piaga ancora oggi troppo diffusa nonché alla base di alcune truffe sui conti correnti.

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Pubblicato da
Monica Palmisano