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Iliad: l’operatore più amato dagli italiani continua a riservare sorprese

Ormai è assodato che l’Italia rappresenta un enorme successo commerciale per Iliad, con oltre 5 milioni di abbonati in soli 18 mesi. Parole e musica del CEO Iliad Thomas Reynaud, il quale svela i numeri della divisione italiana guidata da Benedetto Levi e ne approfitta per dare una stoccata alle Telco concorrenti.

Reynaud continua:Iliad in Italia è acclamata dai consumatori, a fronte di concorrenti che sono stati appena condannati per cartello con una multa da 228 milioni di euro. Stiamo lavorando per trasformare questo successo commerciale in successo economico costruendo la nostra rete con un obiettivo di 6.000 siti entro la fine dell’anno.

 

Iliad: l’operatore più amato dagli italiani continua a riservare sorprese

Come già sappiamo, Iliad è il principale operatore di fibra in Francia e presto potrebbe sbarcare in Italia con degli abbonamenti low cost. Anche la forza lavoro ha subito un deciso cambiamento, con i 3.500 dipendenti dislocati in ciascuno dei 96 dipartimenti metropolitani.

Secondo il CEO “la fibra è un investimento redditizio

perché ci libera dal noleggio del circuito locale e ci consente di possedere la nostra infrastruttura dall’inizio alla fine. Inoltre, i nostri abbonati in fibra sono molto più consumatori di servizi a valore aggiunto: guarderanno più film, preferiranno abbonarsi alla Freebox Delta, ad esempio, la nostra scatola di fascia alta. Quindi abbiamo un progfitto maggiore per abbonato su fibra che su Adsl”.

Riguardo al 5G Reynaud puntualizza: “abbiamo da tempo fatto una scelta europea, ma dobbiamo mantenere la flessibilità di lavorare con tutti i produttori di apparecchiature. Su questo punto, ci dispiace che la posizione delle autorità pubbliche non sia chiara. Ciò che chiediamo soprattutto è un chiarimento sulle regole: è una questione di concorrenza leale e visibilità per i nostri investimenti. In dieci anni, Free ha investito 15 miliardi di euro nelle sue reti. Con il 5G, stiamo investendo per i decenni a venire e abbiamo bisogno di un quadro stabile e trasparente”.

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Pubblicato da
Flavio Mezzanotte