È vero che a volte la prudenza non è mai troppa, tuttavia questo concetto talvolta può assumere delle sfumature forse un po’ esagerate. Il Mobile World Congress è ormai alle porte: dovrebbe infatti tenersi a Barcellona dal 24 al 27 febbraio 2020. Moltissime aziende ogni anno partecipano a questa importante fiera di tecnologia che possiamo in assoluto considerare la più importante d’Europa. Tra queste aziende, molte di esse sono cinesi, fatto che ha scatenato la paura di molti. Nonostante il GSMA abbia in un primo momento confermato che la fiera avrebbe avuto luogo senza ostacoli e che non ci fosse nulla da temere, questo non ha impedito a molte aziende di decidere di tirarsi ugualmente indietro e di non partecipare. Il numero di queste aziende cresce ogni giorno, al punto da indurre il GSMA a mettere in discussione la propria decisione di procedere. Vi presentiamo una lista di quali sono le aziende che hanno già dato forfait in occasione di questo è MWC 2020.

Quali sono le aziende che non parteciperanno alla fiera e quali fino a oggi non hanno ancora disdetto

Le aziende di cui al momento conosciamo per certo la disdetta sono le seguenti:

Amazon, Asus, Ericcson, Intel, Nvidia, Gigaset, Vivo, UMIDIGI, Sony, Ulefone, MediaTek, LG e NTT DoCoMo sono le aziende che fino ad oggi hanno confermato che non parteciperanno all’evento, e sono purtroppo la maggioranza.

Aziende quali TLC/Alcatel, ZTE, e Samsung, sebbene non abbiano ancora del tutto disdetto hanno affermato che parteciperanno in forma ridotta. Rimangono quindi pochissime le aziende ad avere confermato fino ad oggi la loro presenza: OPPO, Nokia, Huawei, Google e Xiaomi. Per quanto si tratti di aziende importanti, rimane comunque il fatto che il numero sia nettamente inferiore, rispetto a quelle che hanno rinunciato, ragione per cui il GSMA a appena comunicato che la decisione definitiva di non annullare l’MWC non verrà presa fino a domani 12 febbraio, in cui si terrà una riunione finalizzata a fare un bilancio dei costi di fiera rispetto ai probabili profitti.

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