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Facebook abbandonato anche dal Cern di Ginevra

L’organizzazione Europea per la ricerca nucleare, conosciuta anche come Cern di Ginevra, ha voluto dire addio al social network Facebook. A partire dallo scorso 31 gennaio 2020 ha deciso di non utilizzare più il Workplace, ovvero la piattaforma per lo scambio di messaggi del colosso di Menlo Park.

La decisione del Cern sarebbe stata presa in seguito ad alcune modifiche di contratto da parte dello stesso colosso di proprietà di Mark Zuckerberg alla piattaforma utilizzata dai dipendenti del centro. Scopriamo maggiori dettagli.

 

Facebook abbandonato anche dal Cern

La notizia è stata pubblicata anche in una nota dallo stesso Cern, organizzazione che ha iniziato a testare il Workplace per le comunicazioni interne fin dal 2016, anno in cui Facebook ha messo a disposizione del centro una versione gratuita del programma. Durante la fase di sperimentazione i pareri dei dipendenti non sono sempre stati positivi, anzi, in molti casi gli utenti avrebbero preferito non utilizzare la piattaforma per mancanza di fiducia nei confronti del colosso riguardo al trattamento dei dati sensibili e di questioni legate alla privacy.

Nel mese di luglio scorso inoltre, l’azienda ha proposto al Cern di considerare la possibilità di continuare ad utilizzare la stessa versione del Workplace ma a pagamento, oppure in alternativa, di optare per una versione gratuita ma senza diritti di amministrazione e di accesso provato, quindi con i dati che venivano trasmessi alla piattaforma. Davanti a quelle opzioni, l’organizzazione ha replicato: “è inaccettabile perdere il controllo dei nostri dati, così come pagare per un strumento che non fa parte dell’offerta di servizi di base forniti alla comunità del Cern“.

Successivamente a questa proposta l’organizzazione ha deciso di interrompere la collaborazione con l’azienda di Zuckerberg e al momento sta valutando altre opzioni come il servizio Mattermost, per lo scambio di messaggi in gruppi pubblici o provati, oppure Discorse già utilizzato dall’organizzazione per lo scambio di informazioni. Facebook ha così perso un altro cliente importante per problemi e paure legate alla privacy.

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Pubblicato da
Veronica Boschi