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Nelle scorse settimane in Cina ha fatto la sua comparsa un virus particolare, una nuova forma di coronavirus che al momento ha già fatto quasi 60 morti. L’agente patogeno si sta diffondendo le autorità cinesi sta facendo di tutto per cercare di impedirlo. Uno dei modi è dichiarare quarantene per intere città nelle quali stanno anche costruendo nuovi ospedali. Tra questi ce n’è uno che è salito alla cronaca per la velocità con cui sta venendo tirato su e Huawei ha offerto il suo aiuto.

I rappresentati di Huawei della regione di Hubei, quella dov’è presente Wuhan ovvero la città dove è nato il tutto, hanno dato vita a un team di 150 persone. Questo gruppo è stato incaricato di un progetto particolare ovvero fornire le apparecchiature necessarie per mettere in piedi della stazioni 5G. Sembra una cosa poco utile e invece no.

 

Huawei e il suo aiuto

Fornire gli ospedali di una rete così potente di comunicazione è fondamentale. L’ospedale più importante è il Vulcan Mountain il quale avrà, per lo meno in questa prima fase, 1.000 posti letto. Le informazioni che verranno raccolte in questo polo sanitario saranno di vita importanza per la creazione di medicine o vaccini dedicati a questo virus.

Non solo permetterà ai sanitari di comunicare con velocità all’avanguardia con le autorità cinesi, ma verosimilmente anche con le organizzazioni estere e l’Organizzazione Mondiale della Sanità. La speranza è quest’ultima per lo meno. Come sappiamo la Cina tende a non essere così aperta con le informazioni tanto che si pensa che i contagiati siano 10 volte il numero ufficiale divulgato.

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