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5G meglio del Wi-Fi? La guerra delle reti è appena iniziata

All’alba del 5G, una delle domande più frequenti che ci si poneva in merito a questa tecnologia riguardava quanto sarebbe riuscita effettivamente a competere con il più noto e utilizzato WiFi.

Certo, è da considerare che assumano valori diversi in base alla loro vocazione, che è sostanzialmente differente: il 5G va a supporto delle reti mobili (benché esista anche il WiFi di quinta generazione) e il WiFi invece è necessario come connessione fissa e stabile.

Al tempo stesso, le potenzialità del 5G suggerivano una possibile “gara”, dal momento che la velocità di connessione e la sua efficienza sarebbero state incrementate notevolmente rispetto alle connessioni del passato.

Ora che il 5G è stato attivato da alcuni operatori – in particolare Tim e Vodafone, che hanno contestualmente anche pubblicato le prime offerte per chi volesse iniziare a testare la connessione – è naturale che questo paragone torni in auge. Al tempo stesso, non ha troppa ragione d’essere, per una serie di motivi. Anzitutto, alcune funzionalità che non sono presenti in entrambi i tipi di connessione.

Wifi vs 5G: perché la guerra delle reti non può iniziare ora

Anzitutto, come detto in precedenza, al momento 5G e WiFi assurgono ancora a funzioni piuttosto distinte e non sovrapponibili

. La loro fascia di utenza è interessata sia alla possibilità di avere una connessione mobile al di fuori della casa o del posto di lavoro (come tutti, d’altronde) sia ad avere una rete affidabile e sicura che possa supportare, senza down o rallentamento alcuni, le attività online più strettamente lavorative.

In secondo luogo, il 5G in quanto connessione mobile presenta il problema della “territorialità”: nelle zone in cui la copertura risulta scarsa o assente, non è adoperabile. Questo perché legata alla posizione dei ripetitori, quindi distanza e ostacoli fisici possono impedirne l’utilizzo.

Inoltre alcune funzionalità imprescindibili, al momento, sono ancora appannaggio del WiFi. Si pensi in particolare alla Disaster Recovery, di cui le reti 5G non sono pienamente dotate. Infatti, per quanto l’affidabilità della nuova rete sia estremamente alta, questa caratteristica risulta essenziale per le aziende che devono necessariamente avere determinate garanzie sulla sicurezza e sulla recuperabilità dei propri dati in caso di calamità.

Questo scenario potrebbe verificarsi con le reti di sesta generazione, ma attualmente non si hanno certezze in merito.

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Pubblicato da
Monica Palmisano