Scienza e Tecnologia

Tempesta solare: lo sciame di radiazioni NON bloccherà le comunicazioni

Benché non verificata con certezza, esiste l’ipotesi che una tempesta solare possa mandare offline tutti i dispositivi e le reti elettroniche. Ciò che viene spacciata per una bufala potrebbe confermarsi come una notizia verificata dopo gli studi delegati ai laboratori della ESA. Il comitato ha deliberato a favore di un’informativa cautelare in vista di un evento che potrebbe mettere in ginocchio l’intera umanità. Ecco cosa potrebbe succedere.

 

Tempesta di radiazioni elettromagnetiche: potrebbe distruggerci cambiando le nostre vite, la verità dopo gli studi di ESA

All’interno del Journal of Space Weather and Space Climate è stata pubblicata una notizia vertente sull’argomento tempesta magnetica. Dopo la sua divulgazione le preoccupazioni si sono intensificate attorno ad un fenomeno che rischia di portare al collasso intere infrastrutture. Dalle linee elettriche fino a quelle telefoniche tutto potrebbe spegnersi a causa della collisione delle onde con il campo geomagnetico terrestre.

Secondo le dichiarazioni degli autori dello studio è bene raccomandare

la massima prudenza contro l’insorgere di simili problematiche. Una misura cautelare che non ha la pretesa di verificare l’insorgere della situazione. Il Comitato, in definitiva, si è proposto lo scopo di supervisionare gli eventi giocando in anticipo.

Le persone, quindi, non hanno motivo di preoccuparsi per le conseguenze di un fenomeno che potrebbe non verificarsi mai. L’obiettivo della Agenzia Spaziale Europea, infatti, è quello di lavorare in sinergia con gli esperti della NASA al fine di individuare un modello fisico – matematico che meglio descriva una potenziale situazione di pericolo per l’umanità.

L’argomento è piuttosto delicato e non aiuta il fatto di dover pensare di fronteggiare una simile evenienza. Per il momento possiamo stare tranquilli. I nostri dispositivi continuano a funzionare con l’ipotesi di una tempesta magnetica che resta solo un remota possibilità.

Condividi
Pubblicato da
Domenico