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Antivirus: Microsoft blocca gli aggiornamenti di Windows con Avast e AVG

Gli utenti Windows sono soliti avvalersi di un Antivirus per proteggere il proprio computer da Malware potenzialmente dannosi. Microsoft ha però preso in questi giorni una decisione del tutto inaspettata, con la quale gli utenti Avast e AVG dovranno fare i conti.

Il produttore americano ha bloccato infatti gli aggiornamenti che d’ora in avanti non potranno quindi essere più fatti. Nel mirino sono anche finiti gli utenti con dispositivi equipaggiati con scheda di rete Qualcomm.

Antivirus: Microsoft spiega il blocco dell’aggiornamento

Stando alle parole di Microsoft, il blocco dell’aggiornamento è stato predisposto per ragioni di sicurezza. Le versioni di Windows 10 incriminate sono due, la 1903 e a 1909 che vanno purtroppo a scontrarsi con altrettante versioni degli antivirus sopra citati.

Il blocco all’update arriverà solo se la versione di Avast o AVG installata è la 19.5. Il numero della build è identico poiché fondamentalmente dal 2016 i due si sono fusi

, formando un’unica società.

In particolar modo bisognerà controllare di non avere una delle seguenti versioni: AVG Ultimate 19.5, AVG Internet Security 19.5, Avast Premier 19.5, Avast Internet Security 19.5, Avast Premium Security 19.5 e Avast Free Antivirus 19.5.

Qualora trovassimo installata sul nostro pc proprio una di queste, basterà procedere all’aggiornamento prima che i futuri update di Windows 10 vengano definitivamente sbloccati. Come vi abbiamo anticipato però il blocco riguarda anche gli utenti con scheda di rete Wi-Fi di Qualcomm.

Il problema per loro è addirittura più grave, in quanto l’ultimo aggiornamento disponibile è quello 1809, risalente addirittura ad ottobre 2018. In questo caso però si tratterebbe unicamente di una questione di driver.

Microsoft ha infatti affermato che qualora sbloccasse l’aggiornamento molti utenti avrebbero problemi di rete. Trattandosi di prodotti “anziani” con le nuove versioni potrebbero infatti sorgere delle incompatibilità che si tradurrebbero nella perdita del Wi-Fi. 

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Pubblicato da
Niccolò Marrocco