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Fitbit annuncia un nuovo accordo con BMS per la fibrillazione atriale

“Viviamo in una nuova era dell’assistenza sanitaria in cui non ci concentriamo solo sullo sviluppo di terapie, ma anche sul potenziale della tecnologia e dei dati per aiutare gli utenti a conoscere meglio la propria salute. Siamo veramente entusiasti e soddisfatti dei dispositivi indossabili e di come il nostro lavoro con BMS e Fitbit possa potenzialmente aiutare pazienti e medici a rilevare e comprendere le irregolarità del battito cardiaco” queste sono le parole di Angela Hwang, Presidente del Gruppo, Pfizer Biopharmaceuticals Group.

Nella giornata del 21 Ottobre 2019 Fitbit in collaborazione con Bristol-Myers Squibb-Pfizer Alliance hanno annunciato il loro nuovo lavoro per migliorare la diagnosi precoce nei soggetti a maggior rischio di ictus ischemico.
A tal proposito, U.S. Food and Drug Administration (FDA) ha approvato il software di rilevamento AFIB sui dispositivi Fitbit; il loro obiettivo principale è quello di fornire agli utenti tutte le informazioni necessarie per sollevare e rendere più consapevoli le consultazioni con i propri medici.

Ecco quali sono gli obiettivi di Fitbit e Bristol-Myers Squibb-Pfizer Alliance

Secondo diversi studi statistici, circa otto milioni di persone negli Stati Uniti sono affette da fibrillazione atriale nel 2019; si tratta di una comune alterazione del battito cardiaco ed è un importante fattore per quanto riguarda il rischio per ictus ischemico. Altri studi, inoltre, rivelano che con l’invecchiamento questo numero è destinato ad aumentare notevolmente poiché gli adulti dai 65 anni in su sono maggiormente a rischio nel sviluppare la patologia.

Il team di Fitbit si sforza a rendere più accessibile la consapevolezza sulla propria salute grazie alla collaborazione con la BMS- Pfizer Alliance che gli offre il potenziale necessario. James Park, co-fondatore e CEO di Fitbit comunica: “Con le nostre funzionalità di monitoraggio continuo dei parametri di benessere dal polso crediamo di poter sviluppare contenuti che aiutino a colmare le lacune esistenti nel rilevamento della fibrillazione atriale, incoraggiando le persone a consultare il proprio medico per una diagnosi rapida e ridurre il rischio di ictus ischemico”.

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Pubblicato da
Ilenia Amelio