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Il 5G si appresta ad entrare sul mercato di tutto il mondo da Gennaio 2020 e nel Web non si parla d’altro: sarà pericoloso per la salute dell’uomo? Sarà davvero così rivoluzionario? Cosa ci consentirà di fare? In che modo andrà a modificare le nostre vite? Sono tanti gli interrogativi che vengono posti quotidianamente sulla nuova rete del futuro e districarsi tra fake news e notizie allarmiste è sempre più difficile.

C’è tuttavia una questione irrisolta che riguarda la velocità della nuova rete da mobile, che in teoria dovrebbe garantire prestazioni estreme, ma nella pratica i primi test non sembrano far evincere questo particolare. Ma cosa vuol dire tutto ciò?

5G: la sua velocità iniziale desta qualche dubbio e preoccupazione

I primi dubbi li ha sollevati proprio l’operatore statunitense T-Mobile, che ha accusato la compagnia rivale Verizon di non avere una rete delineata per la copertura del segnale di nuova generazione. Ad alimentare tali dubbi è proprio la questione legata ad una porzione di aree ben specifiche sui quali sono stati fatti i primi test.

Di contro, il CEO della compagnia rivale ha dichiarato che al momento è presto per trarre conclusioni pertanto bisognerà attendere l’arrivo del 5G con l’utilizzo delle onde millimetriche che avranno una frequenza di 30 GHz. Utilizzando invece le basse frequenze si potrebbe notare una velocità molto più simile a quella dell’attuale 4G LTE.

Tutto ciò non è stato accolto senza però alcuna polemica; di fatto gli operatori di telefonia mobile al momento preferiscono innestare più ripetitori per le frequenze elevate dove la densità di popolazione è più concentrata. Le campagne e le zone sub urbane saranno invece, ancora servite dalla rete 4G.

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