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Pokemon Go: Niantic risponde alle accuse di alcuni utenti

Vietare agli utenti problematici giochi e servizi online non è una novità. Gli account sono spesso bannati per violazione dei termini di servizio, o linee guida della community ed eventuali imbrogli. Accade anche con Pokemon Go.

Un gruppo di utenti in possesso di Pokémon Go crede di essere stato bandito per un malinteso. Infatti, un recente thread afferma che Niantic stia erroneamente pensando che alcuni utenti abbiano fatto qualcosa di male, e tali utenti hanno una cosa in comune: uno smartphone Xiaomi. Molti giocatori ipotizzano che le misure anti-cheat integrate in Pokémon Go stiano identificando erroneamente l’app o qualcosa nel sistema come se fosse contro le normative del gioco, nonostante non lo sia. Sembra che il problema del ban possa interessare solo alcuni dispositivi (in particolare il Redmi Note 5) realizzato da Xiaomi, ma questo non è ancora stato confermato.

Pokemon Go: bannati per sbaglio alcuni utenti, l’azienda ha risposto alle accuse

Gli utenti hanno segnalato divieti di vario genere, che vanno dalle sospensioni di 30 giorni alle chiusure permanenti dei rispettivi account. Niantic, lo sviluppatore di Pokémon Go, fino a qualche giorno fa doveva ancora rispondere ai ricorsi degli utenti o rilasciare una dichiarazione in merito. Ora, invece, l’azienda ha finalmente risposto alle accuse.

Niantic ha rilasciato una dichiarazione in merito alle indagini in corso su questi divieti. Lo sviluppatore deve ancora risolvere il problema di fondo, ma sta esaminando i rapporti che collegano i divieti alla funzionalità GameTurbo di Xiaomi. Probabilmente, la fonte dei bug e dei ban ingiustificati è proprio questa. L’azienda rilascerà presto altre dichiarazioni per risolvere qualsiasi dubbio.

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Pubblicato da
Rosalba Varegliano