apocalisse

Gironzolando per il Web non è infrequente imbattersi in una delle tante news “allarmiste” che esorta a mettersi al riparo in vista di una futura ed imminente apocalisse. Le motivazioni legate poi ad una ipotetica fine del mondo sono fra le più varie e disparate.

In primis troviamo le antiche civiltà che hanno previsto diverse “apocalissi”, sempre senza successo. Aggiungeremmo anche, per fortuna. Pensiamo solo alle profezie di Nostradamus, anche se alcune delle sue si sono rivelate esatte. Tuttavia se prendiamo la più famosa in questione, quella dei Maya legata alla fine del mondo del 12-12-2012, appare evidente come il mondo sia entrato in una sorta di panico generale per via di una teoria predetta millenni prima.

E’ bizzarro come ci siamo evoluti su moltissimi aspetti ma poi riusciamo a cadere vittime nelle credenze popolari con una facilità che è quasi affascinante. Ricordiamo infatti il fortissimo impatto mediatico che ebbe la profezia del 12 Dicembre di sette anni fa: film, libri, programmi tv, feste e tanto altro.

Apocalisse: perché non bisogna credere alle teorie “allarmiste”

Nonostante le terribili vicende che stanno attanagliando il nostro pianeta ultimamente e che stanno portando l’ambiente verso il collasso, non bisogna dar adito a tutte le speculazioni sulle profezie sulla fine del mondo.

Un’altra teoria vede la Terra distrutta a causa dei peccati dell’uomo. Viene definita “la teoria di Medjugorje”, ma tranquilli. E’ stata smentita dalla Chiesa Cattolica stessa, che ha esortando a non credere a una simile bufala.

C’è stata invece una profezia che ha avuto un grande successo nel Web e non, negli ultimi tempi. Stiamo parlando delle parole pronunciate dal profeta Ezechiele e riportate sul Libro della Genesi all’interno della Bibbia. Il profeta afferma che l’incipit della fine del mondo sarebbe avvenuto con il ritorno dei pesci d’acqua dolce nel lago salato più famoso del mondo.

Ed è proprio qui che si snoda la coincidenza: il fotografo israeliano Noam Bedein ha infatti realizzato degli scatti, all’interno del suo reportage Dead Sea Revival Project, in cui si vedono dei pesci che nuotano nel bacino d’acqua del Mar Morto. Tutto il mondo ha pensato che le fotografie fossero palesemente il segnale della fine del mondo, ma adesso tutto è stato smentito. Voi cosa ne pensate?

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