Il Boeing 737 coinvolte nel disastro aereo che ha portato alla morte di centinaia di passeggeri non ha finalmente più segreti. Gli studi condotti dagli esperti hanno portato alla scoperta delle cause scatenanti di una tragedia immagine, preoccupando in parte tutti coloro che ogni giorno volano con aerei dello stesso tipo.
Boeing, azienda produttrice di moltissimi aeromobili, è stata la prima a risentire del contraccolpo mediatico causato proprio dal disastro, i finanziatori hanno minacciato di “tirarsi indietro”, in quanto l’affidabilità e la fiducia stava venendo meno. Il CEO è riuscito a ricucire il rapporto con gli stessi, ricordando che una mela marcia o un guasto non può minare l’affidabilità di una flotta e di un’azienda che da sempre ha lavorato duramente e nel perfetto rispetto degli standard.
Boeing 737: cosa ha causato il disastro?
Al netto di tutti questi ragionamenti, il disastro purtroppo è avvenuto proprio su un Boeing 737. La causa è stata il MCAS, il sistema, composto da sensori anteriori/posteriori, creato appositamente per evitare lo stallo dell’aeromobile nelle fasi di decollo e di atterraggio. Secondo quanto scoperto, questi si sarebbe attivato senza alcun motivo (quindi mentre il velivolo era in aria) spingendolo con il muso verso il basso e la conseguente picchiata. Il pilota non avrebbe potuto fare niente di più, anche spostando la barra verso l’alto non sarebbe riuscito ad evitare l’impatto con il suolo.
Ciò che preoccupa è la disattivazione qualche mese prima, da parte di Boeing, dell’allarme di malfunzionamento MCAS, situazione inspiegabile alla quale forse l’azienda dovrà rispondere quanto prima.