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Esopianeti: scoperti dei pianeti abitabili dove l’uomo potrebbe trasferirsi

Il nostro Pianeta invoca sempre più un “periodo di tregua“. L’essere umano nel corso degli anni, ha sempre più sfruttato le risorse del pianeta, rovinandolo con le sue stesse mani. Nonostante possa sembrare l’incipit di un film di fantascienza, questa è la realtà: il genere umano sta distruggendo il suo pianeta. 

Lo scioglimento dei ghiacciai, il buco dell’ozono, l’inquinamento sempre più invasivo, le fabbriche e gli impianti nucleari, la foresta Amazzonica che brucia, i mari ricoperti di plastica e immondizia, l’estinzione di numerose specie animali e vegetali, e tanto altro ancora. E’ l’errore umano, l’ingordigia dell’uomo e il suo menefreghismo che ha causato questo punto di “non ritorno” per il pianeta. Prima che la Terra stessa collassi e che esaurisca le sue risorse, cosa si può fare?

La risposta a questa domanda ce la fornisce un’equipe di scienziati che ha individuato nell’Universo attualmente conosciuti, alcuni pianeti ipoteticamente abitabili e adatti allo sviluppo della vita umana. Il nome tecnico per questi è “esopianeti

“.

Esopianeti: l’uomo potrebbe colonizzare lo spazio

Anche se adesso può sembrare impossibile con le attuali tecnologie, un giorno l’uomo potrebbe realmente colonizzare altri pianeti. Tale concetto non sembra più così utopistico grazie alla scoperta dei nuovi esopianeti simili alla Terra. Un domani potrebbero essere l’unica salvezza per il genere umano.

La NASA ne ha individuati ben tre e orbitano intorno alla stella nana TOI-270, che si trova a 73 anni luce da noi. Il primo, quello più interessante, è stato analizzato dagli esperti come una piccola Terra grande 1,2 volte il nostro pianeta e che è situata in una posizione molto vicina alla stella. Purtroppo le temperature elevate sarebbero troppo elevate per i nostri standard tuttavia, è interessante tale studio per poter comprendere scenari futuri anche in merito agli altri due esopianeti sub-nettuniani. Siamo ancora lontani dall’aver la nostra colonia perfetta, ma finalmente si è visto uno spiraglio di luce. Dove ci porterà il futuro? 

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Pubblicato da
Manuel De Pandis