Boeing-737-Max

Dopo i terribili incidenti che lo hanno visto protagonista il Boeing 737 Max è tornato in aria. Il 9 settembre è stato infatti effettuato un volo di trasferimento dall’aeroporto del Cairo a Milano Malpensa. A patto di utilizzare stringenti misure di sicurezze l’EASA ha fornito le autorizzazioni, permettendo all’aeromobile il rientro in patria.

Sembrerebbe quindi possibile un futuro ritorno all’operatività del 737 Max che era stato bloccato per 6 mesi su un parcheggio dell’aeroporto egiziano. Il volo è avvenuto senza grossi problemi, con una durata complessiva di circa 5h. L’atterraggio è avvenuto con successo alle 13 e 53 ora locale nello scalo milanese senza riportare alcuna anomalia durante il tragitto.

Boeing 737 Max: ecco le condizioni imposte per il trasferimento

La compagnia italiana Air Italy ha dovuto procedere per gradi, richiedendo le dovute autorizzazioni alla CAA Irlandese. Una volta ricevuto il permesso, il volo IG7061 è potuto decollare alla volta di Milano. La rotta è stata effettuata in circa 5 ore, atterrando alle 13 e 53 nell’aeroporto di Malpensa. Si tratta quindi del primo volo dopo lo schianto avvenuto in Etiopia, aprendo quindi uno spiraglio per il futuro ritorno in servizio del 737 Max.

A guidare la delicata operazione sono stati gli stessi piloti che nel 2018 avevano portato il velivolo in Italia. Marco Landoni e Riccardo Criscuolo hanno dovuto però sottostare a una serie di misure di sicurezza imposte, per evitare il ripetersi di eventuali incidenti. Si è infatti tentato di eludere il sistema anti-stallo, lavorando al di sotto dei limiti necessari alla sua attivazione.

Il Boeing 737 Max ha infatti volato alla quota di 18.000 piedi (5486 metri) alla velocità di crociera di soli 444 km/h. I flap hanno poi lavorato costantemente in “posizione 1“, evitando che l’MCAS si attivasse automaticamente. Fortunatamente non si è ripetuto il terribile scenario dei due incidenti costati la vita a 346 persone nei mesi scorsi.

Si apre finalmente uno spiraglio per l’aeromobile americano che stando alle parole di diverse fonti tornerà in servizio nel 2020. Si stanno infatti ultimando le ultime verifiche, dopo la risoluzione di problemi al sistema anti-stallo, alle ali e al chip di stabilizzazione.

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