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Hanno fatto scalpore le dichiarazioni di qualche giorno fa da parte del CEO di Verizon Ronan Dunne. Queste, effettuate in occasione della Oppenheimer’s Technology, Internet & Communications Conference hanno riportato una sconcertante realtà. La verità sul 5G sarebbe infatti molto diversa da come viene spesso presentata e potrebbe non rivoluzionare allo stesso modo ogni angolo del pianeta.

Secondo Dunne infatti le massime prestazioni della rete si possono ottenere unicamente sfruttando le frequenze migliori, ossia quelle superiori ai 30 GHz. Come già sperimentato in passato infatti, tutte le altre frequenze sarebbero del tutto equiparabili ad una buona connessione 4G. Il dato ha lasciato tutti senza parole, stupendo addirittura due operatori italiani, TIM e Vodafone.

5G: facciamo chiarezza sulla rete di quinta generazione

Le promesse del 5G le conosciamo tutti e sono state più volte trattate anche nei nostri saggi. La velocità e la latenza tanto decantate non saranno però alla portata di tutti. Infatti le uniche frequenze che permetteranno di sfruttare al massimo la rete di quinta generazione saranno quelle superiori ai 30 Ghz.

Il principio dietro questa affermazione e dipende sostanzialmente dalla lunghezza d’onda di ogni frequenza. All’aumentare di essa infatti la distanza delle onde tende a diminuire. Ecco perché il 5G avrà maggior diffusione nei luoghi più popolati, dove la densità delle infrastrutture degli operatori sarà maggiore.

Come già successo per il 4G la miglior connessione sarà quindi confinata ai centri cittadini, più ricchi di antenne dalle frequenze migliori. Spostandosi fuori ecco che il segnale andrà via via degradando, infrangendo il sogno di molti relativo all’Internet of Things (IoT).

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