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Whatsapp: Adidas regala scarpe e magliette


Un nuovo messaggio allettante circola su WhatsApp tentando di attirare l’attenzione di numerosi utenti, ma si tratta dell’ennesima truffa online. Ad essere nel mirino dei malfattori è Adidas che, stando al messaggio diffuso dai criminali, regala scarpe e magliette in occasione del suo 95° compleanno. Come confermato dalla Polizia Postale si tratta soltanto di un nuovo caso di phishing, ideato per ottenere i dati sensibili degli utenti.

Truffa Adidas: scarpe e magliette in regalo, circola una nuova truffa che tenta di estorcere dati personali!

I nuovi tentativi di phishing cambiano strategia. Nei mesi precedenti i malfattori hanno più volte divulgato comunicazioni fraudolente che miravano ad intimorire e spaventare gli utenti, adesso invece tentano di suscitare la loro attenzione tramite messaggi particolari che propongono premi e denaro. Tra questi, uno degli ultimi casi segnalati arriva su WhatsApp spacciandosi per Adidas.

Numerosi utenti stanno ricevendo la comunicazione che propone la riscossione di scarpe e magliette Adidas, offerte gratuitamente dall’azienda in occasione del 95° anniversario. In realtà l‘iniziativa non è affidabile

e coinvolge l’azienda, estranea all’intento fraudolento dei cyber-criminali, in maniera illecita.

Email e messaggi di questo tipo, purtroppo, sono sempre più frequenti ma, a prescindere dal mezzo tramite cui arrivano, possono essere facilmente riconosciuti e quindi ignorati così da boicottare la truffa. A tal proposito forniamo quanto dichiarato dalla Polizia Postale sulla sua pagina Facebook “Commissariato di PS Online-Italia“:

“Niente di tutto questo è vero e facciamo #attenzione a non selezionare alcun link che può portare in siti, che come già sappiamo, possono raccogliere non solo i nostri #dati ma anche quelli della carta di credito, in modo tale da completare al meglio la #truffa per i malintenzionati.
Dunque torniamo a rammentarvi che nessuno regala niente e per evitare di incorrere in qualche bufala, #informatevi sempre e chiedete anche a noi.”

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Pubblicato da
Giorgia Leanza