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Materia oscura: svelata una nuova teoria sulla sua composizione

Uno degli argomenti, sarebbe proprio il caso di dirlo, più oscuri della storia, riguarda proprio l’altra parte della materia, quella non conosciuta. La cosiddetta materia oscura è da anni oggetto di studio, anche se moltissime persone ancora non sanno neanche come viene definita.

In cosmologia quando si parla di materia oscura si definisce un’ipotetica componente di materia che, in maniera ovviamente diversa dalla materia conosciuta, non emetterebbe radiazione elettromagnetica. Inoltre questa sarebbe attualmente rilevabile solo in modo indiretto attraverso i suoi effetti gravitazionali.

Se vi state chiedendo il perché della denominazione “oscura”, la spiegazione è semplice: all’interno di questo tipo di materia non esiste luce. Secondo alcuni scienziati inoltre, la materia oscura costituirebbe oltre l’80% della massa presente nell’universo. Ovviamente si tratta di un’esistenza ipotetica, ma qualcuno avrebbe generato varie teorie atte a rintracciarla.

 

La materia oscura: ecco come potrebbe essere composta

Proprio per fornire ulteriori spiegazioni su quello che risulta essere uno dei più grandi arcani dell’esistenza, sarebbero nati nuovi studi. Questi, portati avanti dal direttore del Max Planck Institute for Gravitational Physics di Potsdam, al secolo Hermann Nicolai, e da Krzysztof Meissner dell’Università di Varsavia, porterebbero ad una teoria.

Secondo i due studiosi la materia oscura è costituita da un Gravitino Super Pesante. I Gravitini Super Pesanti interagirebbero molto con la materia, in forma molto diluita all’interno dell’Universo stesso. Queste particelle, stando a quanto emerge dalla teoria, interagirebbero con la materia ordinaria anche elettromagneticamente così da renderle più semplici  da rintracciare sebbene siano estremamente rare.

La materia oscura potrebbe essere dunque una sorta di “materiale di risulta”, ciò che praticamente non viene rintracciato durante questo processo.

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Pubblicato da
Felice Galluccio