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Stranger Things: è online la terza stagione, ma si parla già della quarta

La terza stagione di Stranger Things è finalmente stata resa pubblica su Netflix e dopo due anni di attesa i fan della serie possono gustarsi 8 nuovi episodi inediti. Ideata dai Duffer Brothers, la serie televisiva che ha ammaliato tutti gli abbonati del colosso dello streaming è finalmente giunta al suo terzo capitolo: tra commenti negativi e positivi il nuovo trailer ha seminato diverse opinioni in giro sul web. Scopriamo tutto quello che è stato dichiarato fin’ora. Attenzione: se non avete visto le prime due stagioni vi consigliamo di non continuare la lettura causa SPOILER minori. 

Stranger Things 3: cosa abbiamo lasciato due anni fa?

Oggi, giornata dell’indipendenza americana, le surreali avventure nel Sottosopra riprendono ad un ritmo sfrenato e vedendo i residenti di Hawkins alle prese con dei nuovi problemi. Come ben ricorderete, la seconda stagione è terminata con il gran ballo d’inverno, la nuova, invece, si aprirà nell’estate del 1985

e vedrà Eleven, Mike e tutta la banda alle prese con l’adolescenza.

Ovviamente, però, non stiamo parlando di una semplice serie tv, ma di Stranger Things quindi non mancheranno i demogorgoni e le storyline di Steve, Nancy e Jonathan ormai cresciuti.
La cornice in stile anni 80, infine, non è stata dimenticata: i Duffer Brothers hanno fatto di questo stile il loro marchio di fabbrica e ancora una volta, nel corso degli otto episodi, non se ne sentirà la mancanza.

Stranger Things 4: è ufficiale una nuova serie?

In merito al futuro della serie tv ancora non possiamo svelarvi notizie certe, ma secondo alcuni attori la storia non sarebbe completa. Finn Wolfhard, Noah Scnapp e Gaten Matarazzo potrebbero essersi lasciati sfuggire qualche indizio sull’ultimo red carpet percorso e secondo loro altre due stagioni potrebbero essere prodotte senza alcun problema.

Ovviamente in merito a tutto ciò Netflix non ha dichiarato nulla, quindi prima di esultare sarà meglio aspettare una conferma.

 

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Pubblicato da
Paola Carioti