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Boeing 737: non si placano le polemiche dopo gli incidenti, ecco le novità

Gli occhi di tutto il mondo sono puntati su Boeing e sui suoi aggiornamenti in seguito agli incidenti avvenuti nei mesi precedenti nei cieli di tutto il pianeta. Infatti, per via del 737 Max 8 vi sono stati disastri aerei in Etiopia, in Indonesia e l’ultimo ad Aprile, in Florida. Quest’ultimo fortunatamente, senza vittime coinvolte.

Parliamo di incidenti in cui sono morte ben 346 persone a causa di un malfunzionamento del software del sistema anti-stallo presente a bordo del velivolo. Come se non bastasse, l’allarme di tale sistema posto in seguito alla rimodulazione dei propulsori dell’aeromobile, era stato disattivato mesi prima dell’incidente in Indonesia.

Le compagnie aeree partner inoltre, non erano state avvisate da Boeing di tale mancanza. Un po’ per via di una progettazione un po’ troppo superficiale, un po’ per l’errore umano, il 737 Max ha portato nel giro di un semestre, l’azienda sull’orlo del fallimento. Al momento lo scopo di Boeing è infatti quello di recuperare la fiducia degli utenti.

Sembra però che ci troviamo ad un punto di svolta. Iag

, multinazionale che unisce numerose compagnie aeree, ha dichiarato al Salone dell’aeromobile tenutosi poco tempo fa, di aver effettuato un ordine di ben 200 Boeing 737. Nella postilla a margine di tale ordine, la stampa ha notato l’assenza del suffisso “Max” al velivolo in questione.

I media hanno ipotizzato che l’azienda americana voglia cambiare nome all’aeromobile più discusso dell’ultimo periodo, ma il portavoce non si è sbilanciato sulla questione. L’unica preoccupazione per l’azienda è quella di rendere il 737 Max sicuro al 100% e di riconquistare la fiducia di clienti e compagnie aeree.

Un nuovo nome per il Boeing 737

Sembra che sia il presidente Donald Trump a volere un cambio di nome per l’aereo. Denis Muilenberg, CEO di Boeing, invece, ha appena ammesso un “mea culpa” relativo a tutte le problematiche che hanno attanagliato l’aereo ultimamente. Ha infine dichiarato che nel futuro ci sarà maggior trasparenza con i collaboratori di tutto il mondo.

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Pubblicato da
Manuel De Pandis