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Canone Rai: 6 metodi per non pagare la tassa in modo legale

Il Canone Rai è da sempre un’imposta molto discussa tra gli italiani, i quali più volte si sono domandati come mai questa esista. Dalla sua introduzione ad oggi sono stati diversi i sotterfugi che hanno portato alcuni utenti a non pagarlo, ma nonostante tutto lo Stato ha trovato un rimedio effettivo per incassare tali introiti. E’ rinomato, infatti, che da qualche anno a questa parte il Canone Rai sia stato inserito direttamente in bolletta e che quindi la sua riscossione sia inevitabile per ogni utente.

Nonostante ciò, la stessa normativa che regola l’imposta prevede anche dei casi in cui questa non debba essere pagata: scopriamo subito quali.

Canone Rai: ecco come non pagarlo in maniera tutta legale

Il Canone Rai è un’imposta destinata a tutti i soggetti in possesso di un dispositivo in grado di recepire, decodificare e visualizzare il segnale televisivo. Appare subito logico che questa sia obbligatoria per tutta la popolazione che risiede in Italia, ma secondo la stessa norma vi sono dei casi d’esenzione

. Prima di procedere con l’elenco dei suddetti precisiamo che sono dei casi veramente ridotti e che sicuramente non potranno accontentare tutti quanti. Secondo la legge, sono esenti dal pagamento:
  • Coloro che hanno un’età pari o superiore a 75 anni e un reddito non superiore a 6.713,98 euro.
  • Coloro che non dispongono di alcun dispositivo idoneo alla recezione del segnale televisivo.
  • Gli agenti diplomatici (art. 34 della Convenzione di Vienna del 18 aprile 1961).
  • I funzionari o gli impiegati consolari (art. 49 della Convenzione di Vienna del 24 aprile 1963).
  • I funzionari di un’organizzazione internazionale.
  • I militari di cittadinanza non italiana e/o che fanno parte del personale civile non residente in Italia di cittadinanza non italiana appartenenti alle forze armate della NATO (art. 10 della Convenzione di Londra del 19 giugno 1951).
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Pubblicato da
Paola Carioti