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Huawei dichiara Guerra al Play Store: il Ban favorisce la sua AppGallery

Che Google abbia fatto una piccola idiozia a dare credito al ban Huawei imposto al Governo Trump, ormai è di dominio pubblico. Ma la fine del supporto di  Play Services non ha fatto perdere d’animo al colosso cinese, poiché proprio in questi giorni starebbe inviando delle mail ad alcuni sviluppatori di successo del Play Store. L’intento è ovviare al problema Google, cercando delle vie alternative al proprio business.

La richiesta fatta a developer e publisher mondiali è quella di pubblicare anche nello store di Huawei AppGallery. Tale store è preinstallato sulla versione Android personalizzata da Huawei conosciuta come EMUI.

 

Huawei dichiara Guerra al Play Store con il suo AppGallery

Nel messaggio Huawei parla ai publisher con coscienza di fatto, ovvero il suo store può vantare oltre 270 milioni di utenti attivi mensilmente, 350 milioni di smartphone collegati e oltre 560 mila sviluppatori. AppGallery non sarà Google Play ma è certamente un luogo interessante dove pubblicare i propri prodotti. Ecco la lettera-mail che Huawei ha spedito agli sviluppatori:

Subject: [OFFICIAL] Invitation to join Huawei AppGallery

Cher XXX team,

In the last 2 years, Huawei shipped over 350M phones, about half of them in western markets.
All Huawei phones have our official AppStore “AppGallery” preloaded globally, with 270 million monthly active users.
We realized that your great Android App XXX is not yet published in our AppGallery.
In order to guarantee a smooth usage of your App for our users, Huawei is committed to provide you with full support, to help you publish your App into AppGallery.
We would therefore like to invite you to join our 560k developers community for free, in our Huawei Developer portal.

Huawei garantisce il pieno supporto a quei developer che intendono pubblicare in entrambe le piattaforme o lasciare definitivamente l’ecosistema Android. Perché chiedere loro di mettere le app sul suo store è una questione di convenienza, ma il colosso cinese intende dare un giorno scacco matto a Google.

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Pubblicato da
D'Orazi Dario