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Da quando Netflix è arrivato sul palcoscenico dei servizi streaming on-demand quest’ultimi erano pochissimi e semi-sconosciuti, anche all’interno degli Stati Uniti. Con il successo che ha avuto in poco tempo anche altre compagnie si sono convinte di creare un sistema simile e non si parla di società come Amazon, ma i vecchi colossi legati alla televisione. Si parla soprattutto di emittenti statunitensi, ovviamente, come HBO per fare un esempio conosciuto.

La comparsa dei nuovi servizi ha sicuramente preoccupato Netflix tanto che negli ultimi anni ha investito sempre di più nella produzione di contenuti propri. Il punto è proprio questo ovvero i contenuti presenti sulla piattaforma i quali possono essere sostanzialmente di due tipi, o si tratta di originali o si tratta di produzioni di altre compagnie. Quest’ultimo caso è la parte che più dovrebbe preoccupare in quanto con l’arrivo dei nuovi servizi molti contenuti stanno venendo cancellati.

 

Debiti e contenuti di Netflix

Come detto i contenuti originali stanno aumentando, ma questo a discapito di investimenti enormi tanto che l’anno scorso la spesa solo per le serie è stata di 12 miliardi di dollari mentre per i film quest’anno potrebbe anche arrivare a 15 miliardi di dollari. Il problema è che attualmente la compagnia ha un debito di 10,4 miliardi di dollari, almeno secondo i dati riportati da Forbes. Se nel futuro inizierà un esodo dei consumatori allora per la piattaforma potrebbe iniziare una spirale negativa.

Questi dati non fanno ben sperare soprattutto perché tra non molto approderà anche Disney Plus ovvero il servizio streaming di uno degli studios più grossi d’america il quale negli ultimi anni ha acquisito altre società. Recentemente ha fatto tua anche Hulu ovvero un’altra piattaforma streaming che è considerata quella più in rapida crescita dall’altra parte degli Stati Uniti. A questo va aggiunto che apparentemente il costo dell’abbonamento di Disney Plus sarà di molto più basso rispetto a Netflix.

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