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Recensione Oppo Reno: un medio gamma che si comporta da top

Recensione Oppo Reno

Avevamo già visto Oppo Reno in anteprima e oggi, che lo vediamo insieme in questa recensione, lo percepiamo molto bello. Inoltre, funziona bene anche meglio del previsto ma è un po’ caro di prezzo, anche se vale ogni centesimo dei suoi 499 euro. Valutiamone dunque le potenzialità.

Descrizione

No, non ci siamo sbilanciati troppo nel dire che vale il prezzo che chiedono, perché Oppo Reno è un medio gamma con la stoffa da top. Innanzitutto, la cosa che abbiamo apprezzato di questo smartphone è la comodità ergonomica: siamo al cospetto di dimensioni generose, è vero, ma i tasti si raggiungono facilmente anche con una sola mano. Vi sembrerà banale questa considerazione, ma non è affatto scontata al giorno d’oggi.

Il lettore d’impronta è di tipo 3D e posto sotto al display: come vedete nel video, è forse lo strumento di riconoscimento più veloce e preciso visto in Tecnoandroid. Il display è un borderless che occupa tutta la superficie frontale, e non ci sono notch o fori di sorta a rovinare la vista ma un’innovativa “pinna di squalo”. Vi basterà accedere tramite app alla fotocamera anteriore da 16 MP per comandarne l’apertura motorizzata.

Ci ha deliziato anche la colorazione insolita e, per chi ama i toni scuri, scoprirà una gradazione di verde o nero mai vista.

Comparto fotografico

Sulla parte posteriore sono invece presenti due fotocamere da 48 e 5 MP, con sotto una curiosa striscia a specchio che riporta al logo Oppo. E per questi due sensori abbiamo solo un’aggettivo:”fantastiche”. Un medio gamma con questa qualità complessiva è davvero fondamentale, e pensiamo possa competere quasi alla pari con smartphone che hanno il doppio del prezzo.

Come ben sappiamo, il software di gestione gioca un ruolo fondamentale quando si parla di fotocamere, e l’ottimizzazione su questo Oppo Reno è davvero fenomenale. Quello che più ci stupisce sono gli scatti in notturna, talmente ricchi di dettaglio da apparire quasi un rendering. Di giorno, Reno può battersela tranquillamente con Huawei P30

, e non stiamo esagerando.

Certo, una terza fotocamera grandangolare l’avremmo preferita.

Hardware e software

Torniamo però al display con un rapporto bordi/corpo del 93%: è un’unità AMOLED da 6,4” per 403 ppi. La fedeltà cromatica è molto buona, anche se c’è una leggera tendenza a saturare troppo i colori. Promossa invece la luminosità al 100%, così come è anche ottimo il trattamento oleofobico del display. Sul lato hardware, in Oppo Reno troviamo un processore Qualcomm Snapdragon 710 (anche se la diagnostica del telefono segna SD 845), coadiuvato da 6 oppure 8 GB di RAM, 256 GB di storage interno e una GPU Adreno 616.

Bisogna dire che non ci aspettavamo una reattività del genere su un processore da medio gamma, e probabilmente il nostro stupore deriva dalla perfetta ottimizzazione del software ColorOS 6.0 basato su Android Pie 9.0. L’interfaccia è molto curata e ricca di impostazioni personalizzate rispetto alla stock. Oltre a varie feature interessanti sul lato gaming o nella gestione delle app, Oppo Reno si trasforma anche in un e-reader grazie alla “Modalità di Protezione Notturna”. In questo modo la nostra vista non viene affaticata in notturna.

Sono inoltre presenti gesture molto simpatiche e utili nell’uso a una mano, leggermente diverse da Huawei. Parlando di una ottimizzazione così buona del software, non poteva mancare un plus anche sul lato autonomia. La batteria da 3.765 mAh, infatti, ci porta a fine giornata (22:30 circa) praticamente in ogni condizione d’uso, ovvero senza rinunciare a nulla.

Ottimo anche l’audio, sia in capsula che dall’altoparlante stereo sulla scocca inferiore, mentre per i più nostalgici c’è anche il jack da 3,5 mm accanto alla porta type-C.

Foto sample Oppo Reno in HD

Conclusioni su Oppo Reno

Avete capito perché Oppo Reno è il nostro medio gamma preferito? Semplice, è un device completo sotto ogni punto di vista. Ottimo software, fotocamere, hardware, autonomia e reattività della UI proprietaria. Assolutamente promosso fino all’ultimo centesimo dei 499 euro di listino. 

 

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Pubblicato da
Flavio Mezzanotte