Il “pezzotto” è uno strumento conosciuto anche negli angoli più remoti della nostra nazione. La tecnologia tecnicamente ribattezzata con il nome di IPTV illegale è in grado di offrire i canali Sky, DAZN e Mediaset Premium senza il pagamento di un regolare abbonamento. La visione illecita avviene con il sistema dello streaming via internet: ciò ha scatenato le ire delle grandi pay tv, che ora chiamano in caus TIM, Vodafone, Wind Tre e Fastweb.
Da quanto emerso sulle pagine di “Repubblica” lo scorso mese di aprile, le grandi pay tv del nostro paese chiedono ai provider di provare la loro completa estraneità con questa tecnologia.
I numeri del “pezzotto” sono di primo rilievo: in un anno il sistema ha portato dalla sua parte oltre due milioni di clienti,
un bottino di 500mila utenti in più rispetto a quelli di Mediaset Premium la scorsa stagione. Le pay tv ora sono alla ricerca di una reazione concreta: da qui nasce l’accusa. Sky, DAZN e Premium si sono scagliate contro TIM, Vodafone e Wind per avere in un certo senso favorito il fiorire dello streaming illegale.L’accusa è quindi quella di una sorta di connivenza se si pensa che proprio grazie alle linee TIM, Vodafone, Wind Tre e Fastweb si basa il sistema IPTV. Per ora non vi è alcuna denuncia in corso, anche perché la sensazione è che Sky, DAZN e Mediaset hanno cercato di dar vita ad una vistosa azione rappresentativa.