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5G avido: problemi di autonomia per gli smartphone TIM, Wind, Tre e Vodafone

Che il 5G possa esprimere la vera essenza della rete non si può negare. Ancora nessuno sa bene in cosa consisterà esattamente ma sarà rivoluzionario in ogni senso. Mentre il terreno si demarca tra chi descrive l’avvenire di un sistema moderno e chi annuncia risvolti catastrofici per ambiente e salute, sorge l’importante interrogativo sui consumi della rete.

Sembra che smartphone 5G e reti mobile siano destinati a saturare la richiesta energetica dei vari Paesi, ora costretti a fronteggiare una piattaforma sì potente ma allo stesso tempo avida come non mai. Il 2022 sarà l’anno della svolta, ma non è detto che possa essere positiva.

 

5G: pochi anni al collasso del sistema

Smart City, telefoni sempre connessi, automotive, nuovi servizi, più velocità e Internet Illimitato. Le riflessioni sul prossimo network sono queste. O almeno così dovrebbe essere. Tutto questo, ovviamente, avrà un costo. Il prezzo non si pagherà solo sul fronte dei costi di accessibilità al servizio ma anche peri problemi energetici che ne deriveranno.

Il prospetto informativo di illustre società come Vertiv

la dicono lunga sui potenziali effetti negativi dovuti all’immissione della nuova infrastruttura. Lo studio – che ha preso in considerazione 100 operatori telefonici – ha concesso un primo abbozzo sull’incremento percentuale degli sprechi di energia negli anni a venire.

Si vanno a creare due correnti di intervento ben distinte e separati in riferimento a:

  1. consumatori a favore del 5G e del nuovo concetto di Edge Computing
  2. intervistati che temono per un notevole aumento del consumo energetico

Entro il 2026 l’intervento del 5G produrrà un aumento dei consumi pari al +170%, per un picco che offre sinergia con le argomentazioni di chi prospetta uno scenario poco rassicurante.

Per far fronte a queste funeste anticipazioni si sta pensando alla teoria del cosiddetto Edge Computing, quale concreta opportunità di ridurre la richiesta energetica con sistemi a latenza zero e data center eco-sostenibili. Adesso bisogna solo sensibilizzare gli operatori telefonici al problema. Cosa non facile, visto che solo una minima parte sta valutando di attenersi alla recenti modifiche. Che ne pensi al riguardo? Spazio ai commenti.

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Pubblicato da
Domenico