Nonostante sia passato un po’ di tempo, dallo schianto aereo avvenuto in Etiopia che ha visto precipitare un Boeing 737 Max della Etiopia Airlines, il mondo ancora non si è ripreso da questo tragico evento.

Alcuni giorni fa, pero’, sono stati pubblicati i primi documenti in cui si ipotizzano le cause dell’incidente.

Si ipotizza che i sensori esterni, che rilevano l’inclinazione dell’aereo rispetto ai movimenti dell’aria, a quanto pare hanno inviato delle informazioni errate al sistema di bordo che quindi ha attivato il sistema di anti-stallo, portandolo in tilt.

Un’altra causa ipotetica sullo schianto del Boeing 737 Max

Analizzando le scatole nere gli esperti notano che i piloti hanno combattuto per più di 6 minuti contro il computer di bordo.

Sembra essere questo infatti il colpevole dell’orribile avvenimento, il sistema di correzione dell’assetto di volo MCAS.

I nuovi Boeing 737 MAX montano motori più grandi rispetto al classico 737 e son montati più in alto ed in avanti rispetto alle ali e fa sì che l’aereo tenda ad impennarsi.

Durante la fase di progettazione è stata adottata l’idea di installare il sistema MCAS, dotato di sensori e programmi software.

Esso bypassa il controllo del pilota e corregge l’assetto di volo facendo puntare il muso dell’aereo verso il basso.

Forse l’errore è stato quello di non prendere i dovuti accorgimenti con questo nuovo sistema di controllo del volo.

Il sistema MCAS agisce così in tranquillità, che, insieme ad altre caratteristiche e punti di forza, permette di rendere il Boeing 737 MAX un aereo facile da pilotare, così facile da permettere la simulazione di volo mediante addestramenti su iPad.


La causa dell’incidente sembrano essere rilevazioni errate da parte dei sensori che riguardano il sistema il sistema MCAS.

Tale sistema fa tendere il muso del velivolo verso il basso non offrendo alcuna capacità di reazione al pilota, privo di ogni controllo.

Ed ora cosa succederà alla compagnia?

Le nazioni intanto cominciano a vietare la famiglia di aerei 737 MAX.

Addirittura nel Regno Unito è severamente bandito nello spazio aereo.
L’American Airlines cancella 90 voli al giorno ed è stato bloccato anche dall’Agenzia Europea.

La compagnia americana produttrice dei velivoli ha un costo legato al fermo dei propri jet che ammonta ad oltre 1,4 miliardi di dollari.

Oltre all’eventuale cancellazione di ordini per prodotti come il 737 MAX, dovrà risarcire le famiglie delle vittime con un costo che andrà oltre il miliardo di dollari per terminare la causa in corso.

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