Gli standard di sicurezza delle banche dovrebbero essere tra i più elevati e rispettati, ma non sempre sono totalmente sicuri, tanto da consentire il verificarsi di situazioni molto spiacevoli, sia per la banca stessa che per le vittime.

È quanto accaduto a Porcari, in provincia di Lucca, dove un trentenne ha tentato per l’ennesima volta di aprire un conto corrente a nome di una terza persona, ignara di tutto questo, e utilizzarlo come deposito per traffici illeciti.

Mentre nelle volte precedenti il raggiro era andato a segno, l’ultima volta si è dimostrata fatale: i controlli di sicurezza dell’istituto bancario hanno portato a individuare l’uomo e a metterlo in fermo grazie al pronto intervento dei Carabinieri.

Il truffatore, che utilizzava la stessa fotografia sotto nominativi differenti, aveva già attivi diversi conti correnti, tutti intestati a persone totalmente estranee a queste dinamiche. Le vittime si sono viste rintracciate quindi dagli istituti in questione, per poi essere costrette a provare la propria innocenza e la propria distanza da qualsivoglia attività illecita.

Truffe con furti d’identità: occhio alla scelta della vostra banca

Non è la prima volta che, a causa di raggiri orditi da alcuni malviventi, gli utenti si ritrovano invischiati in situazioni assolutamente illegali. Così come non è la prima volta che per via di alcune falle negli standard di sicurezza, gli istituti bancari consentano di creare profili utilizzati come deposito per truffe condotte su Amazon ed Airbnb, come è il caso della truffa-bufera che ha travolto Conto Arancio.

Nel caso in cui ci si ritrovasse coinvolti in situazioni simili, bisognerebbe immediatamente rivolgersi ai Carabinieri e alla Guardia di Finanza, che rappresentano del FdO competenti. In questa maniera, si potrà procedere con tutti gli accertamenti del caso e far fare alla giustizia il proprio corso.

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