microsoft-andromeda-smartphone-pieghevole

Galaxy Fold è arrivato; Mate X lo ha seguito; Dov’è invece Andromeda? Il progetto di Microsoft è comparso per la prima volta molti mesi fa è all’inizio sembrava la vera alternativa ai colossi appena citati. Di informazioni in merito ne erano comparse diverse e nello stesso momento in cui l’interesse in merito sembrava essere passato in secondo piano, il silenzio calò. Al contrario dei primi due nominati però il dispositivo della compagnia statunitense non ritornò più a fare notizia.

A distanza di mesi dall’ultima volta è comparso qualcosa che fa riferimento a tale dispositivo. Si tratta di un brevetto depositato e pubblicato dalla World Intellectual Property Organization il quale fa riferimento alla cerniera che Andromeda dovrebbe adottare. Apparentemente consentirà una funzione che nel Galaxy Fold, ne tanto meno nel Mate X non è presente. Si tratta della possibilità di usarlo a modo di portatile ovvero tenendo bloccate le due parti con un angolo di 90° o anche di più.

 

Microsoft Andromeda

Ecco la domanda di brevetto di Microsoft: “I presenti concetti si riferiscono a dispositivi, come dispositivi informatici, che utilizzano gruppi di cerniere che possono bloccare a rotazione una prima e una seconda sezione di dispositivo rispetto a un asse di cerniera, come un primo asse di cerniera relativo alla prima sezione e un secondo asse di cerniera che si riferisce alla seconda sezione.”

andromeda

Alcuni dei presenti gruppi di cerniere possono essere considerati dotati di una funzione di pop-up in quanto il gruppo cerniera può aprire automaticamente la cerniera da una posizione chiusa quando viene attivato da un utente. In alternativa, o in aggiunta, alcuni dei gruppi di cerniere esistenti possono fornire un percorso per un conduttore attraverso il complesso di cerniera che espone il conduttore a solo un singolo asse di rotazione durante la rotazione della prima e della seconda porzione.

Articolo precedenteSamsung Galaxy S10 5G: lo smartphone compare in Sud Corea
Articolo successivoOppo Reno e OnePlus 7T: la nuova alternativa per la fotocamera frontale