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WiFi gratis: si potrà navigare senza 4G di Tim, Wind, Tre, Vodafone e Iliad

Il sogno è finalmente diventato realtà. Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo desiderato un WiFi pubblico e gratuito che ci dia la possibilità di connetterci ad internet in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, evitando quindi di andare a spendere centinaia e centinaia di euro in bollette telefoniche ogni anno. Grazie al progetto WiFi °italia° it, però, questo desiderio è diventato reale.

Dall’inizio del 2018, ministeri e agenzie italiane si sono impegnate per dare vita a una delle iniziative migliori di sempre sul suolo italiano. Una rete Wifi, quindi, completamente libera e accessibile a tutti, italiani e non compresi, che potremmo vedere online molto prima del previsto. Solo alcuni mesi, infatti, ci separano da questo progetto innovativo. Ecco i dettagli.

WiFi gratis: un progetto made in Italy che fa tremare i principali operatori di rete come Tim, Wind Tre, Vodafone e Iliad

Nato da un idea del  Ministero per lo Sviluppo Economico, dell’Agenzia per l’Italia Digitale ed del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, WiFi °italia° it 

porterà nel nostro paese una ventata di innovazione e progresso. L’accesso alla futura rete WiFi, infatti, sarà totalmente gratuito e garantito a tutti i cittadini italiani e non solo. La rete WiFi, infatti, sarà aperta anche a tutti i turisti che approderanno in Italia per godere del patrimonio culturale e artistico che quest’ultima offre.

Il progetto, infatti, pone come obbiettivo principale l’arricchimento del turismo, offrendo anche servizi dedicati ai luoghi di interesse attraverso una mappa dedicata, creata all’interno di un’apposita app. Per accedere alla rete, infatti, l’unico requisito sarà quello di dover scaricare sul proprio smartphone un’app dedicata al progetto che, attualmente, è già disponibile al download presso il seguente link. 

A breve il progetto partirà, in fase di test, nei comuni italiani colpiti dal terremoto, per poi espandersi fino a più di 7000 comuni e città.

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Pubblicato da
Alessandro Caperchio