Siamo nel bel mezzo di una rivoluzione. Per quattro decenni, gli scienziati hanno armeggiato con i nostri geni, e a partire dagli anni ’70, li hanno sperimentalmente attivati e disattivati, scoprendo le loro funzioni. Hannno mappato non solo la loro posizione all’interno del nostro genoma, ma anche inseriti o cancellati in animali, piante e altri esseri umani.
E nel novembre 2018, uno scienziato cinese affermò di aver creato i primi esseri umani geneticamente modificati al mondo.
Sebbene gli scienziati abbiano fatto grandi progressi nella comprensione della genetica umana, la modifica dei nostri geni è rimasta un processo complesso che richiede una tecnologia imprecisa e costosa.
Nel 2012, una coppia di scienziati ha sviluppato un nuovo strumento per modificare i geni, capace di rimodellare per sempre l’intero campo dell’editing genetico: CRISPR. Spesso descritto come “un paio di forbici molecolari”, CRISPR è considerato il metodo più preciso, più economico e più veloce per modificare i geni. Le sue potenziali applicazioni sono su vasta portata, e riguardano la conservazione, l’agricoltura, lo sviluppo di farmaci, oltre che il modo in cui possiamo combattere le malattie genetiche. Potrebbe anche alterare l’intero pool genetico di una specie.
Ma sembra essere ancora troppo presto
Il campo della ricerca CRISPR è ancora straordinariamente giovane, eppure abbiamo già visto come potrebbe essere usato per combattere l’infezione da HIV, combattere le specie invasive e distruggere i batteri resistenti agli antibiotici. Rimangono tuttavia molte incognite, incluso il modo in cui CRISPR potrebbe danneggiare il DNA, portando a patologie come il cancro.
Un tale salto monumentale nell’ingegneria genetica richiede ancora un grado di complessità troppo alto, che pone delle domande troppo grandi da affrontare. Con la conferma che due embrioni umani sono stati modificati usando CRISPR, il futuro dell’editing genetico è ormai alle porte.