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Lenovo Yoga C930 recensione: 1500€ per uno dei migliori convertibili

Recensione Lenovo Yoga C930

Lenovo Yoga C930 – da non confondere con Yoga Book C930 – è senza dubbio uno dei convertibili migliori in commercio. Eredita quanto di buono visto nella generazione precedente – Yoga 920 – andando però a migliorare diversi aspetti fondamentali per chi compra un convertibile. Versatilità, reattività, portabilità, ottimo audio, buon display… sono solo un lato della medaglia. Dall’altro lato abbiamo un prezzo di listino attualmente troppo alto: circa 1500€ per la configurazione base per arrivare fino a 2200€ per quella più completa.

Lenovo Yoga C930: design

Lenovo Yoga C930 è un prodotto sicuramente pensato per la portabilità e non crea particolari fastidi all’interno di uno zaino. Dimensioni e peso (32,2 x 22,7 x 1,45 cm; 1,38 kg) sono contenuti anche se altri competitor, come per esempio HP Spectre X360 (30,88 x 21,79 x 1,47 cm; 1,33 kg) e Dell XPS 13 (30,4 x 19,9 x 1,37; 1,24 kg), sono leggermente più compatti.

Nella parte frontale le cornici sono abbondanti e soprattutto quella della parte inferiore poteva essere ottimizzata meglio. Nella cornice superiore si trova la webcam, di qualità sufficiente, che grazie ad un piccolo slider, può essere anche chiusa o meno.

Parlando invece di mera estetica, Yoga C930 non è affatto male: ha un look moderno e riprende le linee del predecessore Yoga 920. Il corpo in allumino, al tatto, trasmette la sensazione di prodotto di qualità.

Nella parte laterale destra, abbiamo solo il tasto power mentre, a sinistra, tutte le porte disponibili: una USB 3.1, 2 porte di tipo C che si possono usare per la ricarica entrambe Thunderbolt 3 (ThunderboltTM 3 USB-C, PD, DisplayPortTM, USB 3.1 full-function) e l’ingresso Jack audio. Non abbiamo quindi ingresso per scheda SD ed HDMI che costringono ad utilizzare spesso un hub esterno.

Tastiera e trackpad

Tastiera e trackpad ci hanno soddisfatto ma non del tutto. La tastiera è retroilluminata (con soli 3 livelli di luminosità), la corsa dei tasti è breve – ma non troppo – e nella scrittura giornaliera va sicuramente bene. Il materiale dei tasti, però, non ci è piaciuto molto, perché sanno un po’ di plasticoso e tendono a sporcarsi facilmente.

La dimensione del trackpad può andare, ma non scorre benissimo. Anche il feedback quando si pressa non ci è piaciuto. Io per esempio sono abituato con quello del mio MacBook e devo dire che lo preferisco nettamente. Attenzione, vanno più che bene, ma sotto questo punto di vista va anche un po’ a gusto personale.

Nella parte bassa, vicino il trackpad, troviamo anche il comodo lettore di impronte che risulta preciso e sblocca il dispositivo in 1/2 secondi. 

La versatilità di un convertibile

Quest’anno Lenovo i complimenti se li merita tutti. Hanno racchiuso in Yoga C930, tutto ciò che un utente cerca in un convertibile. Bisogna intanto precisare che, quando si usa in modalità desktop, sarà difficoltoso distinguerlo da un normale ultrabook.

Oltre al classico utilizzo in modalità desktop, si può quindi passare alla modalità tablet. Ma, qual è il compagno indispensabile di qualsiasi convertibile? ovviamente un pennino. Lenovo sotto questo punto di vista ha fatto la scelta secondo noi più intelligente: hanno deciso di integrare il pennino in Lenovo Yoga C930 e non di venderlo come accessorio a parte – cosa che invece fanno molti produttori.

Ulteriore nota positiva è che, nella parte posteriore, si ha lo chassis in cui riporre comodamente il pennino per averlo sempre con se ed addirittura farlo ricaricare quando è all’interno dell’alloggiamento. La qualità del pennino è buona ed i 4096 punti di sensibilità alla pressione permettono di avere un ritardo quasi nullo. Di contro, l’ergonomia del pennino non è delle migliori ed in lunghe sessioni di scrittura potrebbe dare leggermente fastidio. Il compromesso a cui andiamo incontro per avere il pennino sempre con noi.

Multimedialità

Lenovo Yoga C930 monta un pannello IPS touchscreen da 13,9”

, in risoluzione FHD, con tecnologia Dolby Vision e circa 300 nit di luminosità massima. Si ha anche la possibilità di scegliere il display in risoluzione UHD. Non è tra i migliori in circolazione, ma dobbiamo dire che siamo rimasti piacevolmente sorpresi, considerato anche che abbiamo la versione più “scarsa”: nitido, ottimi angoli di visione, colori ben calibrati… insomma, un ottimo display sotto tutti i punti di vista. Bisogna però precisare che risulta un po’ meno luminoso di altri competitor della fascia premium.

Yoga C930 risulta perfetto per la multimedialità: ad un buon display ed alla possibilità di usarlo in modalità tablet, bisogna aggiungere un audio Eccellente. Il volume massimo è notevole ed anche in questa circostanza la qualità del suono stupisce, risultando priva di distorsione. Inoltre, grazie anche alla tecnologia Dolby Atmos, si ha la percezione di suono in 3D e la possibilità di scegliere tra alcune configurazioni preimpostate (musica, film e giochi).

Altra nota positiva, è la scelta progettuale fatta quest’anno da Lenovo, per il posizionamento della cassa. Lo speaker, infatti, cambia posizione rispetto alla generazione precedente. In Yoga C930 troviamo la cosiddetta  soundbar rotabile: lo speaker è integrato all’interno della cerniera e questa è progettata per essere sempre di fronte a noi, in qualsiasi modalità di utilizzo. La qualità della cerniera è buona e risulta solida ma, quando l’angolo di apertura del dispositivo è inferiore a 45°, tende a chiudersi da solo a seconda dei movimenti.

Anche per quanto riguarda l’autonomia niente male. La batteria è da 60 Wh e con un uso medio si fanno circa 10 h di utilizzo, che bastano quasi sempre per completare la giornata.

Hardware

  • Processore: Intel core i5 o i7 di 8° gen (quindi Kaby Lake R);
  • RAM DDR4: 8, 12 o 16 GB;
  • Storage SSD PCIe: 256/512 GB oppure 1/2 TB (con quest’ultima che sarà disponibile a breve);
  • Display: IPS touchscreen in Full HD o in UHD;
  • Batteria: 60 Wh;
  • Windows: 10 o 10 Pro;
  • Connettività: Bluetooth 4.1, WiFi 802.11 ac, Jack Audio, 1 x USB 3.1; 2 x USB-C (ThunderboltTM 3 USB-C, PD, DisplayPortTM, USB 3.1 full-function);

Prestazioni

Noi abbiamo provato la configurazione con processore Intel Core i5-8250U di 8° gen, che è un quad core con freq base a 1.6 GHZ e che in boost può arrivare a 3.40 GHz. Inutile dire che la versione i7 darebbe maggiore garanzia sulle prestazioni, ma bisognerà aggiungere altri 100€. Ad ogni modo, Lenovo Yoga C930 si è comportato bene in tutte le operazioni quotidiane, dimostrandosi adatto alla maggior parte delle persone. Nessun problema nella navigazione in chrome con molte schede aperte. Ottimo per la produttività in tutti i sensi, sia per scrivere con la tastiera, sia per scrivere appunti digitali con il pennino. E’ praticamente perfetto per la multimedialità, grazie al bel display, all’audio più che ottimo ed alla possibilità di usarlo come tablet. In tutte queste situazioni, riesce a mantenere temperature basse quasi sempre, anche se ogni tanto le ventole per il raffreddamento si azionano a caso.

Lenovo Yoga C930, riesce comunque a sopportare operazioni anche più pesanti, come per esempio fotoritocco con Adobe Photoshop ed editing video con Adobe Premiere (non molto pesante). Mentre, per quanto riguarda il gaming, la scheda grafica integrata Intel HD 620 fa il suo dovere ma, con titoli impegnativi, mette in mostra i suoi limiti ed il sistema di raffreddamento comincia ad “arrancare”. Giocare, per esempio, una lunga sessione di F1, non è assolutamente consigliabile. D’altronde, non stiamo assolutamente parlando di un dispositivo per i gamers e ce lo possiamo aspettare.

Conclusioni

Tirando le somme, non possiamo che essere soddisfatti da Lenovo Yoga C930. Lo ribadiamo ulteriormente, è senza dubbio uno dei prodotti migliori della sua categoria. Per cui, se state pensando ad un convertibile della fascia premium, farci più di un pensierino è d’obbligo. Bisogna però ammettere che, allo stato attuale delle cose, il prezzo risulta troppo alto. Come detto, si parte da circa 1500€ per la versione base, per arrivare fino a 2200€ per la configurazione più completa.

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Redazione