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Il produttore di droni DJI ha scoperto milioni di dollari di frodi commesse dai suoi dipendenti, secondo quanto annunciato dalla società tramite Bloomberg. Inoltre ha affermato che prevede che le perdite derivanti dalla frode ammontino a circa 1 miliardo di yuan (circa 150 milioni di dollari) e che “un numero non preciso” di suoi dipendenti sia già stato licenziato in seguito alla scoperta. Il Financial Times riporta che questo numero potrebbe arrivare a 29 dipendenti.

In una dichiarazione inviata a Engadget, la società ha dichiarato che alcuni dei suoi 14.000 dipendenti avevano gonfiato il costo di parti e materiali per le riparazioni per ottenere un guadagno finanziario. In risposta, oltre a licenziare un certo numero di dipendenti, DJI ha dichiarato di aver allertato le forze dell’ordine e ha anche predisposto nuovi canali interni per denunciare frodi a chi decide di segnalare un abuso.

L’azienda con sede a Shenzhen è attualmente il più grande produttore di droni al mondo, con il controllo di circa il 75% del mercato. Oltre a modelli di consumo come Mavic 2 e Mavic Air, la società investe sempre più nella ricerca e lo sviluppo di droni sia per uso aziendale, come una versione speciale da $ 1,999 del Mavic 2, sia progettata per la ricerca e il soccorso.

La dichiarazione della società in merito

In un messaggio su Endgadget, ecco le parole di DJI:

Queste azioni non rappresentano DJI, la nostra cultura o i nostri 14.000 dipendenti, che lavorano ogni giorno per servire i clienti e sviluppare tecnologie all’avanguardia. Stiamo adottando misure per rafforzare i controlli interni e abbiamo stabilito nuovi canali per i dipendenti che inviano segnalazioni riservate e anonime relative a eventuali violazioni delle politiche di condotta sul luogo di lavoro.

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