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PostePay: i truffatori possono svuotare i conti correnti con nuove truffe


Difendersi dagli ultimi tentativi di frode che è possibile incontrare online è ormai fondamentale. Imparare a riconoscere le truffe che circolano e che tentano di intaccare le carte non richiede conoscenze specifiche ma la massima attenzione. Tutti, quindi, possono tutelare i propri risparmi e ostacolare il phishing senza alcuna difficoltà ma ciò è possibile soltanto tenendo a mente i procedimenti utilizzati dai cyber-criminali.

Truffe online: PostePay, BNL, Intesa e tanti altri istituti bancari sono attaccati dal phishing. Ecco come difendersi dai tentativi di frode!

I tentativi di frode online più frequenti sono ormai ben noti, dalla falsa notifica, al finto bonifico in arrivo fino alla mail riguardante la sospensione della carta. Tutti espedienti ben creati dai malfattori che possono trarre in inganno i titolari delle carte. Gli utenti meno esperti, infatti, potrebbero facilmente intimorirsi difronte ad una comunicazione riguardante la possibile perdita dei propri risparmi. I criminali, infatti, puntano proprio a questo, il loro obiettivo è quello di raggirare la vittima così da persuaderla al punto da invitarla a seguire quanto da loro desiderato.

Phishing: diffidate dalle mail che richiedono di aggiornare i dati!

La principale richiesta dei criminali è proprio quella dei dati, tutti gli espedienti utilizzati e inviati tramite email, SMS o chiamate, invitano ad aggiornare le credenziali. Ciò può essere utile al fine di smascherare l’inganno poiché senza le informazioni sensibili degli utenti sarà impossibile per i malfattori compiere la truffa.

A tale elemento, inoltre, “Laleggepertutti.it” aggiunge alcune caratteristiche che possono aiutare gli utenti a riconoscere le truffe. Tra questi un accorgimento utile riguarda il link fraudolento, sempre fornito dai criminali per procedere con l’aggiornamento dei dati. L’URL in caso di truffa invia l’utente ad una pagina clonata in grado di trafugare i dati. A differenza dei siti affidabili, il sito clone consigliato dai cyber-criminali, potrebbe cominciare con “https://”. Quindi, nel caso in cui si clicchi sopra il link contenuto all’interno della comunicazione è bene prestare attenzione ed evitare di inserire i propri codici nel caso in cui la pagina non sia affidabile. 

 

 

 

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Pubblicato da
Giorgia Leanza